Saldi, Manzoni: “Credibilità danneggiata da pre-saldi e vendite flash”

Riportiamo qui di seguito l’intervista al presidente Fismo Roberto Manzoni sui saldi pubblicata su ‘Il Sole 24 Ore’ del 14-07-2014

 

Gli 80 euro in più in busta paga stanno aiutando i saldi, a detta di Roberto Manzoni, presidente della Fismo (Federazione italiana settore moda) di Confesercenti. Prima che partisse la stagione degli sconti Confesercenti ha diffuso stime secondo cui quasi 7 italiani su 10 avrebbero fatto shopping durante le promozioni estive. Un miglioramento rispetto alle tendenze degli ultimi anni.

Come stanno andando questi saldi?

Senza infamia e senza lode, i saldi sono partiti un po’ in sordina ma con un leggero miglioramento rispetto all’ anno scorso. Gli 80 euro in busta paga hanno dato qualche segnale positivo. È ancora presto per tracciare un bilancio preciso, ma dalle prime segnalazioni emerge che lo scontrino medio è leggermente sceso ma ci sono più acquisti rispetto all’ anno scorso: un segnale che gli acquisti stanno diventando più oculati e ponderati, c’ è molta attenzione e molta verifica. Quanto invece all’ ottimismo, da un’ indagine che abbiamo fatto prima che partissero i saldi è emerso un atteggiamento più positivo da parte dei consumatori rispetto agli imprenditori del settore, che invece sono stremati: questo è un segnale preoccupante.

Qual è lo sconto medio?

Al momento va dal 30 al 50%, ma c’ è l’ aspettativa che da fine luglio gli sconti scenderanno ancora. Il problema semmai è come mantenere l’ attenzione della clientela, visto che i saldi dureranno per due mesi, fino a settembre. Anche perché c’ è gente che ha già cominciato a comprare a sconto in anticipo, grazie ai pre-saldi.… Secondo me i pre-saldi sono un fenomeno negativo, che rischia di danneggiare la categoria, avallando la cattiva abitudine degli esercenti a partire con gli sconti un po’ prima dei vicini e dei concorrenti. Si rischia una dispersione dell’ interesse e a anche una sfiducia del consumatore, che fatica a individuare il momento in cui può fare un buon affare.

Ma con la diffusione delle vendite flash, dei coupon e di altri sistemi per comprare a sconto su Internet tutto l’ anno, non è già saltata la definizione temporale dei periodi in cui comprare?

I coupon vanno inquadrati come un fenomeno ben preciso: è uno strumento di marketing, ma non commerciale, anche se funziona molto meglio sulla ristorazione, e meno su altre categorie merceologiche come l’ abbigliamento. Si spende per farsi conoscere. Le vendite flash invece sono un’ altra cosa, sono dei metodi per sgomberare i magazzini da resi e rimanenze, quindi secondo me rappresentano degli acquisti casuali, li metto su un altro mercato rispetto a quello dei consumatori che vanno a comprare in saldo nei negozi, in cui vengono seguiti e consigliati.

Ma non sono comunque in grado di danneggiare l’ andamento dei saldi?

Sì, la credibilità dei saldi è danneggiata da pre-saldi e vendite flash. Sicuramente c’ è un impatto.

Cosa conviene fare quando partono i saldi: precipitarsi a comprare i primi giorni, quando i negozi sono ben forniti, oppure aspettare un po’ che i prezzi scendano ulteriormente?

In generale, la scelta migliore è quella di fare acquisti oculati. Scegliere il capo che completa il guardaroba, il prodotto che ci è davvero utile, senza lasciarsi abbagliare dallo sconto, per cui si finisce per comprare spinti da entusiasmi momentanei e ritrovarsi con cose che non ci servono. Quindi la cosa migliore è fare un giro per i negozi prima che partano i saldi, e identificare ciò che ci serve davvero. Poi andare in negozio nella fase iniziale dei saldi, in cui possiamo sperare che il prodotto ci sia ancora e nell’ assortimento (taglia, colore, eccetera) che ci interessa. Se invece ciò che ci serve non c’ è, o non si hanno particolari bisogni e si desidera solo comprare qualcosa spendendo meno, può valore la pena di aspettare un po’ in attesa che aumentino gli sconti.

Qual è il consiglio che darebbe a un consumatore a caccia di saldi?

Quello di andare nei negozi che si conoscono, in cui si conosce il commerciante e si conoscono i prezzi, anche per evitare quella piccola fetta di commercianti che fanno i furbi. Valutare prima, farsi un’ idea di ciò che si vuole comprare. E di diffidare dei cartelli che segnalano sconti enormi: se lo sconto supera il 50% inizio a preoccuparmi, perché oltre quella soglia il commerciante tende a perderci, quindi è legittimo farsi venire dei dubbi. Magari quello sconto lì potrebbe non essere un buon affare. Inoltre, i saldi dovrebbero l’ occasione per trovare cose di qualità, che in altri periodi dell’ anno non ci si potrebbe permettere: quindi meglio evitare la paccottiglia.

Di Gaia Giorgio Fedi

 

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