Gestori: Faib Confesercenti, il contratto di appalto servizi nella rete distributiva carburanti è illegittimo. A dichiararlo una sentenza del Tribunale di Torino

Gestori: Faib Confesercenti, il contratto di appalto servizi nella rete distributiva carburanti è illegittimo. A dichiararlo una sentenza del Tribunale di Torino
Sperduto: “Sentenza importante che afferma la difesa dei diritti e la dignità di chi lavora nel settore”

“Un fatto storico. Una sentenza del Tribunale di Torino ha dichiarato illegittimo il contratto di appalto servizi nella distribuzione carburanti. Un verdetto che avvalora quanto noi sosteniamo, da tempo, ossia che questo tipo di contratti non sono applicabili nella distribuzione carburanti. Un risultato ottenuto anche grazie all’attività sindacale, svolta della nostra Federazione di Torino, e dell’ufficio legale, che collabora con essa, che hanno assistito e sostenuto con successo le legittime rivendicazioni del gestore”.

Giuseppe Sperduto, presidente della FAIB Confesercenti commenta la vittoria, in primo grado di un benzinaio, nei confronti di una società petrolifera, che, nel regolamentare il rapporto di lavoro col gestore, ha trasformato un contratto di comodato in un contratto di appalto.

“Secondo quanto recita la sentenza – prosegue Sperduto – nei contratti di appalto vi è la sostanziale assenza di spazi di autonoma organizzazione e decisione in capo all’appaltatore. Un rapporto che non presenta le caratteristiche di un contratto di appalto, ossia l’organizzazione dei mezzi da parte dell’appaltatore, aggirando la contrattualistica di settore. Inoltre – segnala il Presidente della FAIB – questi contratti non sono “genuini”, ossia rispettosi delle prerogative definite nel Codice civile, ma si configurano come la simulazione di un rapporto di lavoro subordinato, con ciò che ne consegue, vale a dire l’assunzione del gestore appaltista, secondo quanto previsto dal CCNL del terziario dei gestori, come dipendente specializzato”.

“Salutiamo con grande soddisfazione questi primi pronunciamenti della giustizia – commenta ancora Sperduto – in cui vengono censurate queste forme contrattuali capestro: questa sentenza, infatti, riafferma la difesa dei diritti e la dignità dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti”.

“Questa sentenza, ed altre ne arriveranno – conclude Sperduto – riafferma quanto, nel corso dell’ultimo anno, abbiamo più volte ribadito al Governo. Ora se ne prenda atto e si apra una seria riflessione per ripristinare una contrattualistica rispettosa delle norme in essere. Come stiamo chiedendo da tempo, congiuntamente con le altre sigle di settore Fegica e Figisc Confcommercio, si apra, quanto prima, un confronto con i gestori che devono essere parte integrante di una necessaria revisione del settore e delle norme che lo regolamentano”.

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