“Abusivismo e Contraffazione: tutti i dati che non tornano”. Conferenza ANVA-Confesercenti alla Camera.

Giro d’affari da 1,8 miliardi. Vivoli: “Cambiare pagina, servono più controlli o l’abusivismo soffocherà la ripresa del commercio sul nascere”

CAMERA1

 

Un giro d’affari da 1,8miliardi di euro portato avanti da migliaia di abusivi in tutta Italia, spesso immigrati ‘regolarizzati’, proprio a questo scopo. E’ questa la foto dell’abusivismo sulle aeree pubbliche scattata da ANVA Confesercenti in occasione di “Abusivismo e contraffazione: tutti i dati che non tornano”, la conferenza stampa alla Camera dei Deputati in cui è stato presentato il dossier denuncia sul fenomeno.

“Ormai – spiega Maurizio Innocenti, Presidente di Anva – il fenomeno abusivismo è dilagante. Le piazze dei nostri mercati – alcune dalla storia millenaria – vengono prese d’assalto dagli irregolari, portando non solo un danno economico agli imprenditori regolari, ma anche causando degrado”. Il dossier mostra, con precisione, l’esistenza di almeno 100mila imprese del commercio su aree pubbliche del tutto irregolari, individuato attraverso l’incrocio delle banche dati pubbliche di INPS, Agenzia delle Entrate e Camere di Commercio. Si tratta di imprese che non versano un euro per fisco e contributi, e che per la maggior parte sono a titolarità non Ue. Una correlazione statistica che Confesercenti ha approfondito, scoprendo una possibile motivazione. Con l’introduzione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.), infatti, molte amministrazioni pubbliche, soprattutto nel Mezzogiorno, hanno ritenuto che questo nuovo documento – nonostante sia solo un’autocertificazione – sia comunque sufficiente per avviare un’attività di commercio ambulante itinerante. E quindi a fare richiesta di permesso di soggiorno per lavoro autonomo. “Difficile dire questi irregolari, dopo essere comparsi come impresa, che fine facciano. Il sospetto è che i cittadini che vengono da Paesi non Ue, molto spesso, siano intrappolati e sfruttati da reti e organizzazioni malavitose nostrane che ne gestiscono l’entrata in Italia: dal permesso di soggiorno all’avvio di attività commerciali nella piena illegalità.

“Il fenomeno abusivismo è sotto gli occhi di tutti”, commenta il Presidente Massimo Vivoli. “E ha dimensioni tali da mettere a rischio l’intero settore del commercio, non solo quello su aree pubbliche, soffocando la ripresa che timidamente sta nascendo proprio in questo momento. E’ ora di cambiare pagina, innanzitutto sul fronte della trasparenza, incrociando le banche dati adisposizione per individuare furbi ed irregolari. Infine – conclude Vivoli – non è più rinviabile una seria politica di controlli sull’abusivismo commerciale: questa battaglia contro l’illegalità va condotta e vinta una volta per tutte”.

“Ringrazio Confesercenti e Anva per aver posto i riflettori su questi temi, in difesa di tutti, Pmi e consumatori” ha dichiarato, nel suo intervento, il Sottosegretario al Ministero della Giustizia Cosimo Ferri. “E’ necessario predisporre un piano incrociando i dati ed intensificando i controlli. Chi paga le tasse e rispetta le regole va distinto da chi fa attività abusiva ed altera la concorrenza. È poi fondamentale dare più strumenti alle forze dell’ordine, semplificare le normative e pulire il registro delle imprese, al fine di difendere l’economia sana e legale. Tutto ciò anche a vantaggio di quelli che sono costretti, per poter avere un permesso di soggiorno, ad operare fuori dalle regole, come emerge dai dati da voi presentati oggi. Come Governo dobbiamo creare le condizioni affinché si difenda la dignità di chi opera nella legalità, affinché vinca la qualità ed il diritto alla salute, affinché tutti possano lavorare in un clima di sana concorrenza e di rispetto di quelle regole alla base di un mercato trasparente e premiante”.

 

COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE E ABUSIVISMO: IL DOSSIER IN CIFRE

DIVENTARE AMBULANTI PER RESTARE IN ITALIA?

Condividi
Confesercenti Nazionale
Panoramica privacy

Informativa Privacy ai sensi del Regolamento Europeo n. 679 del 25/05/2016 (GDPR).

Si informa che: CONFESERCENTI NAZIONALE,  con sede legale in Via Nazionale 60, 00184 Roma, in persona del legale rappresentante, in qualità di Titolare del trattamento, tratta i Suoi dati personali, con strumenti manuali ed elettronici, per le seguenti finalità: a) per consentirle di navigare ed esplorare il sito web; b) per rispondere alle richieste informative da Lei inoltrate attraverso il form on line.

Il conferimento dei dati trattati per le predette finalità, è obbligatorio in quanto necessario per la navigazione del sito e per evadere la sua richiesta e non richiede il Suo specifico consenso.

I Suoi dati personali verranno conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento delle finalità indicate e comunque per un periodo non superiore a 30 giorni dal conferimento.

Ambito di diffusione: I suoi dati potranno essere inviati ai destinatari o alle categorie di destinatari riportati di seguito: Tecnici o società del settore IT, addetti alla manutenzione del sito.
I Suoi Dati potranno essere inviati a soggetti dei quali Il Titolare si potrebbe avvalere per lo svolgimento di attività necessarie per il raggiungimento delle finalità sopra indicate, i quali sono stati appositamente nominati da quest’ultimo Responsabili del Trattamento dei dati.

Le sono riconosciuti i seguenti diritti: diritto di accesso ai dati personali che La riguardano; di conoscere le finalità e modalità del trattamento; di conoscere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati; diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione dei dati; diritto di ottenere la limitazione di trattamento; diritto alla portabilità dei dati raccolti con il Suo consenso e trattati mediante strumenti elettronici; diritto di proporre reclamo all’Autorità di controllo.

L’esercizio dei diritti può essere esercitato scrivendo ai seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] .

Il Titolare intende infine informarLa che ha provveduto a nominare un Data Protection Officer (DPO), al quale potrà rivolgersi per tutte le questioni relative al trattamento dei dati e all’esercizio dei Suoi diritti, e che potrà contattare al seguente indirizzo di posta elettronica dedicata: [email protected]

Si rimanda all’informativa completa sul trattamento dei dati personali visibile al link l'informativa sul trattamento dei dati personali