Confesercenti Modena: deludenti le previsioni del DL Rilancio, pochi sostegni e troppa burocrazia. Le imprese rischiano di non farcela

“I provvedimenti di riapertura, pur auspicati e indispensabili, rimangono in sé insufficienti alla reale ripresa delle nostre attività: sono indispensabili importanti misure di sostegno che, purtroppo, non trovano ancora risposta nei provvedimenti del Governo. Il nostro giudizio, da un primo esame delle misure previste dal cosiddetto DL Rilancio, infatti, non può che essere negativo: tanti crediti d’imposta ma pochissima liquidità – commenta Mauro Rossi, Presidente Confesercenti Modena – Per affitti e affittanze d’azienda le procedure appaiono complicate e i rimborsi decisamente insufficienti. Sugli ammortizzatori in area lavoro – utilizzati da oltre il 70% delle imprese nostre associate – sono previste ulteriori burocrazie e vincoli decisamente assurdi. Nel concreto troppo pochi gli interventi a favore delle PMI, considerato che sia i provvedimenti in merito all’Irap che gli indennizzi a fondo perduto, proporzionali alle dimensioni aziendali, favoriscono prevalentemente le imprese più strutturate. Ed è scandalosa, anche a fronte degli assurdi ritardi nell’erogazione dei finanziamenti, la mancata proroga a fine anno delle imposte dirette IRES e IRPEF che, a saldo 2019 e in acconto 2020, rimangono previste in scadenza a giugno” sottolinea il Presidente Confesercenti Modena.

“Grande delusione infine per le misure previste per il Turismo, il settore economico che per primo ha sofferto l’impatto della pandemia e quello che, con tutta probabilità, si riprenderà per ultimo: pochissime risorse e un Tax Credit che, così strutturato, rischia di non essere affatto efficace – sottolinea Rossi.E il Dl ha dimenticato di introdurre una sorta di “scudo” che poteva risolvere il pesante problema che si prospetta per tutti gli imprenditori, ma in particolare per ristorazione e ricettività: nei decreti emanati durante la fase 1 è prevista la responsabilità civile e penale per gli eventuali contagi tra lavoratori dipendenti e ospiti, pur a fronte di una diligente applicazione delle misure preventive. Se per quella civile, con ulteriore aggravio dei costi aziendali, ci si può tutelare con un’assicurazione, per la responsabilità penale non c’è alcuna polizza: ciò espone le aziende a un rischio enorme, che scoraggerebbe qualunque attività imprenditoriale. Questa emergenza economico-sanitaria richiede più chiarezza, più tempestività e una maggiore sensibilità delle Istituzioni nei confronti dei reali problemi degli imprenditori, già assillati dalla mancanza di liquidità e dalle perdite del prolungato lockdown. E’ probabile che molte piccole imprese saranno spazzate via dalle conseguenze di questa emergenza e dai provvedimenti inadeguati ad affrontarla”, conclude Confesercenti Modena.

 

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