Giancarlo Banchieri su La Stampa: Città d’arte sull’orlo del fallimento

Sul quotidiano in edicola l’intervista al presidente di Fiepet Confesercenti

Il presidente di Fiepet Confesercenti Giancarlo Banchieri è stato intervistato dal quotidiano La Stampa. Di seguito alcuni estratti dell’articolo in edicola.

“I locali dei centri storici delle città a maggiore vocazione turistica, come Firenze, Venezia, Roma, si trovano in gravi difficoltà per due motivi legati al Covid: da una parte è venuto a mancare il turismo internazionale e dall’altra, con lo smart working, i clienti della pausa pranzo”, le parole di Banchieri.

”Soprattutto nei centri storici delle città d’arte – spiega Giancarlo Banchieri a La Stampa – gli affitti sono a livelli altissimi, con la conseguenza che i costi sono rimasti intatti, mentre il flusso delle entrate è svanito. E poi c’è un altro elemento che è fonte di grande stress e di ansia per quanti fanno il nostro lavoro: il fatto che non si veda la luce in fondo al tunnel, viso che non si sa quanto tempo questa situazione possa durare ancora”.

”Di aiuti – sottolinea il presidente di Fiepet – ce ne sono stati, da quelli a fondo perduto di aprile alla cassa integrazione, fino ai prestiti a tassi agevolati con restituzione su periodi medio-lunghi, ma la verità è che non c’è aiuto che possa sostituire l’incasso quotidiano scomparso. Immaginiamo un affitto da migliaia di euro al mese pagato tutti i mesi, come avviene in diverse città: se non c’è afflusso di cassa diventa veramente dura, e tuttora non riusciamo a lavorare”.

“Col nuovo decreto di agosto abbiamo ottenuto un rimborso a fondo perduto, calcolato su giugno, che vale solo per le attività dei centri storici di 29 città ad alto impatto turistico. Là dove mancano i turisti stranieri e la pausa pranzo la situazione è veramente drammatica, senza contare che i problemi del nostro settore hanno messo in ginocchio anche altre filiere, come quella del vino. In Italia ci sono circa circa 300mila esercizi fra ristoranti e bar che danno lavoro a 1 milione e 200mila persone. Se l’emergenza durerà ancora molti mesi bisognerà pensare a nuovi aiuti, ancora più selettivi. Bisogna incidere sugli affitti e sulle tasse, a partire da quella sui rifiuti, che nelle grandi città è particolarmente gravosa. Ma c’è anche un altro aspetto: gli spazi delle attività sono sta ti ridimensionati a causa del Covid, ragion per cui sono stati ampliati i dehors: ora però l’estate sta finendo e a giorni il problema si ripresenterà”, conclude il presidente Banchieri.

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