Coronavirus: Fipac Confesercenti, massima allerta nelle strutture per anziani

Enti locali attuino controlli per evitare nuove drammatiche emergenze

Fipac Confesercenti, chiede al Governo, alla Conferenza Stato-Regioni, alle Istituzioni locali di attivare tutti gli strumenti di monitoraggio e prevenzione per evitare nuove drammatiche emergenze a danno delle persone più fragili.

“La risalita dei contagi da Covid-19 ci impone una riflessione urgente ed approfondita sugli effetti che tale recrudescenza potrebbe avere sulle strutture di assistenza per gli anziani”, scrive Sergio Ferrari – Presidente della Federazione dei Pensionati di Confesercenti – al Ministro della Salute Roberto Speranza.

“Facendo tesoro delle criticità emerse nella prima ondata pandemica – prosegue Ferrari nella lettera -sarebbe un tragico errore che le strutture si facessero trovare impreparate nel caso il virus si ripresenti con l’aggressività della scorsa primavera.  È necessario che nelle Rsa vengano forniti i dispositivi di protezione ad ospiti ed operatori e che venga favorita la socialità dei residenti con le proprie famiglie, in modo regolato ed in totale sicurezza, anche tramite dispositivi digitali. Occorre, poi, potenziare l’assistenza sanitaria interna, rafforzando l’attività di prevenzione svolta dalle USCA (Unità di continuità assistenziale, peraltro attive in solo 12 regioni) e dalle equipe multidisciplinari in supporto alle strutture assistenziali, prevedere spazi idonei per l’isolamento di persone sintomatiche e tutelare la dignità della vita degli ospiti, anche in situazione emergenziale, potenziando gli organici assistenziali”.

“Agli Enti locali – sottolinea il Presidente Fipac – spetterà esercitare la loro capacità di vigilanza e controllo, monitorando le situazioni più critiche. I nostri anziani, che come si è dimostrato sono i soggetti più fragili di questa pandemia, meritano un’azione preventiva e mirata di tutela della salute, per questo dovranno essere messe in campo tutte le misure di prevenzione che ci consentano di evitare conseguenze nefaste come quelle verificatesi in primavera”.

“Non ci sono più alibi, la seconda ondata pandemica, peraltro ampiamente prevista, sta travolgendo le strutture ospedaliere e la medicina territoriale non è in grado di sostenere le tante richieste che le stanno pervenendo. Si rende necessaria, dunque, una seria operazione di coordinamento ed indirizzo. Come Associazione dei pensionati – conclude Ferrari – chiediamo a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella tutela della salute e della sicurezza nelle strutture sanitarie di elevare la soglia di attenzione e di agire sulla prevenzione.”

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