Sostegni bis: Confesercenti, bonifici non arrivano, urgente fare chiarezza

Inflazione

L’associazione: previsti per il 16 giugno, ma ad oggi non pervenuti. Imprese indebitate per 200 miliardi con banche e fisco, senza ristori non avranno liquidità per ripartire 

Che fine hanno fatto i sostegni per le imprese? Da tutto il territorio arrivano segnalazioni di associati che non hanno ancora ricevuto i bonifici dei contributi a fondo perduto del Sostegni Bis, la cui erogazione era stata annunciata per il 16 giugno scorso. Così Confesercenti.

Il Decreto è stato approvato a fine maggio, con l’obiettivo esplicito di far arrivare rapidamente le risorse alle imprese. Da qui la previsione di accreditare automaticamente il contributo a chi già aveva beneficiato del primo Dl Sostegni. Il 7 giugno, in audizione, il Ministro dell’Economia e delle Finanze aveva confermato il meccanismo automatico ed annunciato che i bonifici sarebbero partiti il 16 giugno. Ad oggi, a quasi una settimana di distanza dalla data prevista, risultano non pervenuti.

È urgente fare chiarezza sulle cause del mancato arrivo, per procedere poi alla rapida risoluzione di un blocco che sta mettendo in difficoltà molte imprese. Anche perché, in molti casi, il nuovo ritardo si somma a ritardi precedenti: ci sono attività che ancora attendono contributi a fondo perduto previsti dal primo Sostegni o addirittura dal Ristori.

L’inizio della stagione estiva, con i segnali incoraggianti che stiamo registrando, non deve fare passare in secondo piano i ristori attesi. Anzi: visto il pesante indebitamento contratto dalle imprese durante la pandemia – quasi 200 miliardi, tra prestiti e debiti con il fisco – è vitale che i contributi del Sostegni Bis ed i precedenti vengano immediatamente sbloccati, per fornire alle imprese la liquidità necessaria alla ripartenza.

AGGIORNAMENTO

Il Ministero Economia e Finanze rende noto che “sono stati disposti 1,77 milioni di bonifici per un importo complessivo di circa 5 miliardi di euro cui si aggiungono circa 38mila crediti d’imposta per circa 166 milioni di euro. Tutti importi riconosciuti in via automatica in base al decreto sostegni bis ai soggetti che avevano richiesto e ricevuto l’aiuto previsto dal primo decreto sostegni. Il nuovo contributo viene corrisposto dall’Agenzia delle Entrate con la stessa modalità che il beneficiario aveva scelto per il precedente. Pertanto, se per il contributo a fondo perduto del primo decreto Sostegni si era optato per l’erogazione tramite bonifico postale o bancario, il contributo automatico del decreto Sostegni bis viene accreditato sullo stesso conto corrente bancario o postale. Se, invece, per il precedente contributo si era scelto l’utilizzo in compensazione – prosegue il Ministero – anche il nuovo contributo automatico del decreto Sostegni bis è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, che sarà utilizzabile in compensazione nel modello F24 con l’indicazione del codice tributo 6941 istituito con la risoluzione delle Agenzia delle Entrate n. 24/E del 12 aprile 2021. In ogni caso il nuovo contributo automatico spetta esclusivamente ai soggetti con partita Iva attiva al 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis, purché il precedente contributo non sia stato indebitamente percepito né restituito”.

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