Automotive: la filiera riunita al Mise delinea le criticità della transizione e cerca la strada verso il futuro

Il Tavolo automotive aperto al Ministero dello Sviluppo Economico si è riunito nella giornata del 23 giugno presso la sede del Ministero alla presenza del Ministro Giancarlo Giorgetti e del Vice Ministro Gilberto Pichetto Fratin con la folta presenza della complessa filiera produttiva logistica e distributrice.

Nell’apertura dell’incontro il Ministro Giorgetti ha posto l’accento sull’estrema problematicità del momento e la volontà dello Stato di essere un punto di riferimento  e di sostegno alle filiere coinvolte nell’attuale fase di cambiamento che ha profili di incertezza sugli scenari futuri. A fronte di questo il Ministro ha sollecitato le parti coinvolte a segnalare le criticità e le opportunità per delineare un quadro complessivo del settore e definire gli interventi da fare.

Il Vice Ministro Pichetto Fratin dal suo canto ha evidenziato come al momento la situazione sia favorevole a cambiamenti sostenuti nell’ambito del PNRR. Il Vice Ministro ha detto che il settore è uno dei grandi motori del paese e perciò richiede un grande impegno da parte dello Stato sul fronte degli incentivi per le auto euro compatibili, agendo anche sugli incentivi verso l’usato. L’obiettivo è di accompagnare la trasformazione del sistema automotive al cambiamento tenendo conto delle compatibilità industriali, tecnologiche ed economiche e sociali. In questo senso il Tavolo al Mise vuole essere un luogo di confronto continuo con le parti per capire su come indirizzare gli interventi e la normazione ed ha proposto la creazione di più tavoli che approfondiscano le varie questioni per un ampia e articolata ricostruzione delle criticità e delle opportunità, chiedendo alle parti di far pervenire una memoria propositiva al Mise.

I diversi partecipanti hanno proposto dei tavoli tematici che coinvolgano produttori ed utilizzatori, il lato mercato e la logistica e la distribuzione dei prodotti energetici mentre i sindacati hanno richiamato il Governo alla considerazione che l’Italia è tra i grandi paesi manifatturieri d’Europa. Nel settore automobilistico ha posizioni strategiche di primissimo ordine mentre nella mobilità su due ruote ha la leadership mondiale. Partendo da questi assunti la transizione è un terreno particolarmente delicato sul quale si gioca il futuro del Paese con milioni di posti di lavoro in ballo e il futuro industriale sia della grande industria che dell’indotto che della distribuzione

Gli intervenuti hanno apprezzato l’approccio pragmatico dato dal Mise ed hanno sottolineato come oltre all’elettrico il futuro può avere declinazioni inaspettate sul fronte della ricerca scientifica e industriale, dei carburanti sintetici e di quelli gassosi.

Confesercenti intervenuta al Tavolo ha preannunciato un documento di sintesi alla questione con proposte operative utili al tavolo, evidenziando come il Mise abbia espresso un metodo corretto al tema della transizione, affrontando gli argomenti in modo pragmatico con un approccio graduale e attento all’evoluzione della ricerca che può riservare nuovi scenari, rispetto ai quali occorre sempre mantenere aperti canali di interventi.

Confesercenti ha rappresentato l’incertezza in cui si muovono gli operatori economici professionali che basano la propria attività sulla mobilità, con importanti investimenti sugli autoveicoli commerciali, dagli agenti di commercio ai noleggiatori agli operatori su aree pubbliche. Nell’attuale contesto questi operatori manifestano la difficoltà ad effettuare il cambio del proprio parco auto: tutte questioni che per Confesercenti devono essere al tavolo ministeriale. Da questo punto di vista si profila la necessità di favorire il rinnovamento con  incentivi anche sui veicoli usati, nell’ottica di favorire la sostenibilità ecologica ma anche sociale ed economica.

Per quanto riguarda la rete carburanti, Confesercenti che organizza Faib, una delle storiche e più rappresentative associazioni di settore, ritiene che l’asset delle aree di servizio stradali e autostradali debba assumere un rilievo strategico nella distribuzione delle energie per la mobilità presente e futura, in quanto capillarmente già presente sul territorio nazionale e perciò in grado di supportare la mobilità futura degli italiani senza ulteriori consumi di suolo o di nuovi dispendiosi investimenti, semplicemente riorientando la rete, laddove necessario.

Sull’organizzazione dei tavoli di lavoro Confesercenti ritiene utile avviare confronti sui temi della produzione e della componentistica, della distribuzione energetica, della commercializzazione e mercato.

 

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