Fismo Confesercenti Modena, controllo del Green Pass in capo ai negozianti: “Onere davvero eccessivo”

Bilancio saldi invernai weekend

La Presidente Simoni: “Crea malumore e preoccupazione tra gli esercenti l’ennesimo gravoso impegno che il Governo richiede alla categoria, si richiede un ripensamento da parte del Governo, in sede di conversione del Decreto”

Crea malumore e preoccupazione tra gli esercenti l’ennesimo gravoso impegno che il Governo richiede alla categoria: il controllo del Green Pass, che sta entrando in vigore per il settore dei servizi alla persona (estetiste e acconciatori) e, dal primo febbraio, per la gran parte delle attività commerciali

“Aggiungere questo onere – afferma Confesercenti Modena – in capo ai negozianti, già provati da due anni di restrizioni e calo delle vendite e alle prese con una lievitazione dei costi senza precedenti, significa penalizzare ulteriormente settori che, al contrario, andrebbero fortemente sostenuti. Non si contesta l’estensione dell’obbligo del Green Pass, se viene valutato necessario al contenimento pandemico e a scongiurare provvedimenti di chiusura, ma i controlli: questi dovrebbero essere in capo alle autorità preposte”.

“In molti negozi – commenta Roberta Simoni, Presidente Fismo Confesercenti Modena – ci si vedrà costretti a destinare un addetto dedicato alle verifiche di chi entra, anche solo per dare un’occhiata ai prodotti in vendita, appesantendo la gestione e rischiando di scoraggiare i clienti all’acquisto, soprattutto in questa fase di saldi che, dopo una buona partenza, vedono uno stallo. Una decisione che rischia di avvantaggiare ulteriormente le vendite on line, nonostante le misure di sicurezza (mascherine, gel disinfettante, distanziamento, contingentamento ingressi in base alle dimensioni di vendita, cartelli informativi) che garantiscono acquisti sicuri nei nostri negozi. Chiedere di verificare il Green Pass e, in taluni casi, di dover gestire un allontanamento o una polemica – magari aspra- con potenziali clienti è un onere davvero eccessivo” – chiosa Simoni.

Questa disposizione va inoltre a ricadere in un periodo dove le attività commerciali sono alle prese con le difficoltà organizzative del personale, tra quarantene, positività e attese dei tamponi. Senza considerare che la distinzione tra esercizi considerati essenziali (esonerati quindi da questo obbligo) ed altri no, può essere letta dai consumatori come un distinguo fra negozi più o meno sicuri, creando una discriminazione fra esercenti del tutto immotivata. “I nostri imprenditori hanno sempre operato nel rispetto delle norme con grande senso di responsabilità e non mancheranno di seguire le disposizioni, ma si richiede un ripensamento da parte del Governo, in sede di conversione del Decreto, per far sì che l’onere delle verifiche non ricada sugli esercenti”- conclude l’Associazione.

Condividi
Confesercenti Nazionale
Panoramica privacy

Informativa Privacy ai sensi del Regolamento Europeo n. 679 del 25/05/2016 (GDPR).

Si informa che: CONFESERCENTI NAZIONALE,  con sede legale in Via Nazionale 60, 00184 Roma, in persona del legale rappresentante, in qualità di Titolare del trattamento, tratta i Suoi dati personali, con strumenti manuali ed elettronici, per le seguenti finalità: a) per consentirle di navigare ed esplorare il sito web; b) per rispondere alle richieste informative da Lei inoltrate attraverso il form on line.

Il conferimento dei dati trattati per le predette finalità, è obbligatorio in quanto necessario per la navigazione del sito e per evadere la sua richiesta e non richiede il Suo specifico consenso.

I Suoi dati personali verranno conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento delle finalità indicate e comunque per un periodo non superiore a 30 giorni dal conferimento.

Ambito di diffusione: I suoi dati potranno essere inviati ai destinatari o alle categorie di destinatari riportati di seguito: Tecnici o società del settore IT, addetti alla manutenzione del sito.
I Suoi Dati potranno essere inviati a soggetti dei quali Il Titolare si potrebbe avvalere per lo svolgimento di attività necessarie per il raggiungimento delle finalità sopra indicate, i quali sono stati appositamente nominati da quest’ultimo Responsabili del Trattamento dei dati.

Le sono riconosciuti i seguenti diritti: diritto di accesso ai dati personali che La riguardano; di conoscere le finalità e modalità del trattamento; di conoscere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati; diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione dei dati; diritto di ottenere la limitazione di trattamento; diritto alla portabilità dei dati raccolti con il Suo consenso e trattati mediante strumenti elettronici; diritto di proporre reclamo all’Autorità di controllo.

L’esercizio dei diritti può essere esercitato scrivendo ai seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] .

Il Titolare intende infine informarLa che ha provveduto a nominare un Data Protection Officer (DPO), al quale potrà rivolgersi per tutte le questioni relative al trattamento dei dati e all’esercizio dei Suoi diritti, e che potrà contattare al seguente indirizzo di posta elettronica dedicata: [email protected]

Si rimanda all’informativa completa sul trattamento dei dati personali visibile al link l'informativa sul trattamento dei dati personali