Legittima difesa, via libera della Camera

I voti a favore sono stati 225, 166 i contrari. Ora il testo passa al Senato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sì dell’Aula della Camera alla nuova normativa sulla legittima difesa. Il testo, approvato dopo due anni di stop and go, passa al Senato. Critica la Lega che in Aula ha manifestato la propria contrarietà con uno striscione con scritto: ‘La difesa è sempre legittima’. E, all’ultimo a non votare il provvedimento, che passa grazie all’intesa Pd-Ap, è anche Forza Italia. I voti a favore sono stati 225, 166 i contrari (tutto il centrodestra, SI e Mdp), 11 gli astenuti.

Il ddl prevede l’ampliamento della fattispecie della legittima difesa alle aggressioni notturne, in analogia con l’ordinamento penale francese. E l’esclusione della colpa di chi reagisce “in situazioni comportanti un pericolo per la vita, per l’integrità fisica, per la liberta’ personale o sessuale”.

I  limiti. Viene specificato che si considera legittima difesa la reazione a un’aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all’introduzione con violenza, minaccia o inganno. Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l’attualità del pericolo. Già oggi si presume che vi sia proporzione se la difesa anche con armi riguarda un’aggressione domiciliare che mette in pericolo la propria o l’altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione, se si difende il proprio patrimonio. Nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l’errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall’aggressore.

Assistenza a carico dello Stato. Nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017.

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