Agenti di commercio: una figura che resiste ai colpi del web

Si è tenuta a Bolzano l’assemblea quadriennale congressuale della Fiarc

Lo sviluppo della Grande distribuzione organizzata e l’e-commerce avrebbero dovuto divorarsi la figura dell’agente di commercio ma, fortunatamente, questa professione ha saputo evolversi reggendo l’urto di una feroce concorrenza e ritagliandosi spazi di mercato molto importanti.

L’altra sera si è tenuta nella sede di Confesercenti Alto Adige in via Roma a Bolzano l’assemblea quadriennale congressuale della Fiarc, l’associazione degli  agenti e rappresentanti di commercio della Confesercenti, che conta più di  300 soci.

L’assemblea ha votato il rinnovo delle cariche con la conferma di Federico Tibaldo alla presidenza, Alessandro Pancheri alla vicepresidenza e Salvatore Montella   segretario.

Assieme a loro è stata eletta, alla vicepresidenza della federazione degli agenti anche Monika Walch, che oltre ad occuparsi di vendite  si è occupata di formare molti colleghi e protagonista di una brillante carriera sia in Italia sia all’estero.

“Il commercio elettronico ci ha creato dei problemi – non si nasconde Tibaldo – così come la grande distribuzione organizzata che si avvale di circuiti interni. Nonostante questo, però, il settore ha retto e oggi in Italia gli agenti di commercio attivi sono circa  270.000.  Abbiamo perso qualcuno, è inevitabile, ma non siamo scomparsi”.

Il ruolo, dunque, si è evoluto. “In molti si sono orientati verso il settore dei servizi dove il rapporto umano fa la differenza. Al posto dei call center o dei customer care il cliente trova una persona in carne ed ossa che risolve i problemi. Resta valido, inoltre, un principio generale: senza agenti di commercio i magazzini restano pieni”.

Si rinnova, quindi, quel patto di alleanza tra ditta mandante e agente. “Le Ditte mandante e gli agenti sono partner interdipendenti che collaborano insieme attraverso la stipula di  pluri e/o monomandati  di agenzia. Le organizzazioni di categoria in Italia sono anche riuscite a spuntare accordi economici collettivi molto importanti con la finalità di ottimizzare questi rapporti di lavoro”.

Alcune delle battaglie, nazionale e locale, che la Fiarc Confesercenti, nei prossimi mesi, si concentrerà, sono quelle di: “chiedere allo Stato un pieno riconoscimento delle spese per la produzione di reddito e l’adeguamento delle quote di ammortamento dell’autovettura, bene strumentale indispensabile. Al momento le norme sono ferme al 1996 ma il mercato, come ovvio, in questi anni è mutato. Poi, di chiedere  un minimo garantito per gli agenti monomandatari che non possono acquisire altri mandati ma subiscono spesso la concorrenza di terzi sullo stesso prodotto. In genere si tratta proprio dell’e-commerce   o degli stessi i prodotti provenienti dall’estero che vengono venduti  sulle stesse zone dove gli agenti operano in esclusiva. Una concorrenza insostenibile con danni economici rilevanti”.

E sul piano locale c’è poi l’annosa questione dell’accesso ai centri storici. “Sarebbe bello potervi entrare con campionari voluminosi. Le restrizioni dei singoli Comuni spesso comportano delle perdite di tempo eccessive”.

In occasione della riconferma al vertice Tibaldo elenca i servizi che Fiarc Confesercenti mette a disposizione degli associati. “Proponiamo consulenza contrattuale personalizzata, consulenza legale, assistenza sulle pratiche per le 18 prestazioni integrative Enasarco, assistenza per chi opera all’estero, formazione generale sui vari ambiti e convenzioni commerciali, sanitarie ed assicurative”.

L’assemblea ha anche eletto il nuovo Consiglio Provinciale degli Agenti, così composto: Alessandro Pancheri, Igino Andreis, Enrico Faes, Monika Walch, Salvatore Montella, Adelheid Puntaier, Federico Tibaldo, Tullio Tretter e Paolo Zago.

In foto: dall’alto: Federico Tibaldo, Monika Walch, Alessandro Pancheri, Salvatore Montella e la sala durante l’assemblea.

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