Addio al presidente del Parlamento europeo David Sassoli

 Era ricoverato dal 26 dicembre per una complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario

E’ morto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Soltanto ieri era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia al Centro di riferimento oncologico di Aviano per una grave complicanza legata a una disfunzione del sistema immunitario.

David Maria Sassoli era nato a Firenze il 30 maggio 1956: aveva ricoperto mandati da europarlamentare, l’ultimo dei quali culminato con l’elezione a presidente dell’assise di Strasburgo, dopo una carriera da giornalista ricca di riconoscimenti e traguardi.

Giornalista professionista dal 1986, è stato vicedirettore del  Tg1 Rai dal 2006 al 2009. Eletto quell’anno parlamentare europeo per il Partito Democratico, ha svolto il ruolo di capo della delegazione Pd all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019.

Figlio d’arte, visto che il padre era giornalista e per questo si era trasferito a Roma, Sassoli aveva studiato nella capitale, frequentando il liceo classico Virgilio e poi la facoltà di Scienze politiche La Sapienza di Roma. Non ha terminato gli studi universitari perché ha iniziato molto giovane l’attività di giornalista. Ha lavorato al quotidiano Il Tempo, all’agenzia di stampa Asca, nella redazione romana de Il Giorno, e poi è stato assunto in Rai nel 1992.

Anche la sua formazione politica comincia da giovane, frequentando ambienti dello scoutismo, poi nella Rosa Bianca, associazione di cultura politica che riuniva gruppi di giovani provenienti dall’associazionismo cattolico e negli anni ’80 partecipa all’esperienza della Lega Democratica, un gruppo di riflessione politica animato da Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Paolo Prodi, Roberto Ruffilli.

Sposato, due figli, tifoso della Fiorentina, è tra i fondatori di Articolo 21.

 

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