Affitti brevi: Ingenito (Aigo-Confesercenti), serve quadro legislativo e rispetto delle regole per garantire sicurezza e gettito fiscale

“La nuova normativa regionale del Piemonte sul turismo ricettivo extralberghiero è solo l’ultima delle trovate fantasiose di tante Regioni italiane – dichiara il presidente AIGO Confesercenti Agostino Ingenito – che in mancanza di chiare direttive nazionali e con una materia di competenza esclusiva, quella del turismo, oggetto di continui scontri con lo Stato centrale, non ha sinora offerto un impianto chiaro, esaustivo e concreto che accompagni e qualifichi il comparto ricettivo extralberghiero”.

“Il fenomeno incontrollato delle locazioni brevi, come della nebulosa e sempre più intricata questione delle piattaforme internazionali di prenotazioni, rischia di rendere vacua qualsiasi prospettiva di sviluppo armonico dell’ospitalità diffusa nel nostro Paese. Appare utile, aldilà delle fantasiose formule pseudo innovative, proposte nel testo normativo regionale di turno, come nel caso del Piemonte, di chiarire chi fa cosa e perché nel nostro settore”.

“Chiediamo, quindi – continua il presidente Ingenito – che il neo-Ministro per il Turismo, proceda ad una rapida analisi della situazione e che determini un percorso condiviso che eviti ulteriori ritardi e strascichi giudiziari sulla mancata stabile organizzazione di queste OTA e portali internazionali che continuano a drenare risorse, anche in formule subdole come nel caso della riscossione e riversamento a forfait della tassa di soggiorno ad alcune città italiane. Serve risolvere le annose questioni sul Turismo, le controversie ancora in atto tra le Regioni e lo Stato che ha sinora impugnato le normative locali che puntavano ad una regolamentazione del fenomeno delle locazioni brevi e serve una stretta verso questi portali che continuano a generare confusione tra enti locali, gestori in regola, alimentando le tante storture che giovano a chi opera abusivamente e senza regole. Facciamo appello anche al Ministro dell’Interno Matteo Salvini – conclude Ingenito – perché chiarisca in che modo si accerti l’identità di migliaia di ospiti in strutture che sfuggono a qualsiasi controllo, determinando insicurezza nelle nostre città d’arte e nelle maggiori località turistiche”. 

Roma, 15 giugno 2018

 

Condividi