Assoturismo Confesercenti – Cst, ponti di primavera all’insegna delle città d’arte, 4,3 milioni di presenze (+1,5%)

 Previsioni per il 25 aprile ed il 1^ maggio: nelle località di interesse storico-artistico già prenotato oltre l’80% delle camere disponibili online. Stabili o in lieve arretramento le altre destinazioni.

Turismo culturale in crescita, anche a primavera. Le città d’arte non perdono appeal, e in occasione dei prossimi ponti primaverili si confermano la meta turistica più gettonata del nostro Paese. Complessivamente, secondo le stime di Cst per Assoturismo Confesercenti, tra il 25 aprile ed il 1^ maggio, le località di interesse storico-artistico si avviano a registrare 4,3 milioni di presenze, segnando un aumento dell’1,5% sullo stesso periodo dello scorso anno.

Una performance in controtendenza con le altre tipologie di destinazione, per le quali si prevedono invece risultati stabili o in lieve arretramento rispetto al 2017, anno in cui la vicinanza tra i ponti di primavera e la Pasqua alta (festeggiata il 16 aprile) aveva portato ad un’accelerazione dei flussi turistici. Tra le città più gettonate da turisti italiani e stranieri, come sempre, Roma, Venezia e Firenze, ma anche Napoli, Bologna, Torino, Matera, Mantova, Milano e Palermo.

Ad oggi, nelle principali città d’arte italiane, risultano già prenotate l’82% delle camere disponibili online per il periodo del 25 aprile e l’88% per il 1° maggio, ma le percentuali sono destinate a salire nei prossimi giorni.

Le previsioni favorevoli per i prossimi ponti confermano l’attrattività turistica delle nostre città d’arte, che già nel 2017 avevano messo a segno un ottimo risultato, con una crescita sostenuta sia degli arrivi (43,8 milioni, il 2,3 milioni in più del 2016) che delle presenze (115,3 milioni, +4,5 milioni sullo scorso anno) di turisti. A farsi ‘catturare’ dal fascino del nostro vasto patrimonio culturale sono soprattutto i mercati esteri: i visitatori stranieri rappresentano oltre il 60% delle presenze turistiche nelle città d’arte, ed hanno speso per le loro vacanze culturali circa 13,9 miliardi di euro nel solo 2017. Si tratta del 38,3% della spesa complessiva dei turisti stranieri in Italia. I visitatori di altri Paesi che vengono in Italia per motivi culturali spendono ogni giorno il 27% in più: 133 euro rispetto ai 105 euro della media di tutti i turisti stranieri.

“Le città d’arte – commenta Vittorio Messina, Presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti – continuano ad essere uno dei principali motori del nostro turismo. Un dinamismo dovuto ad un patrimonio storico ed artistico unico al mondo, ma che non basta a rimediare ai problemi del comparto, soprattutto dal punto di vista di redditività delle imprese. Una criticità nota da tempo ma sempre più stringente, anche perché – come ci segnala la stabilità in termini di flussi delle altre destinazioni – il boom turistico del 2017 quest’anno potrebbe non ripetersi, vista la ripartenza del mercato in alcuni paesi nostri competitori. Serve più sostegno al settore da parte della politica, a partire dalla promozione e dalla leva fiscale. L’auspicio è che il prossimo Governo metta il turismo in cima all’agenda. Anche ricostituendo il Ministero del Turismo: sarebbe un riferimento in più per le imprese di un settore che ha le potenzialità per diventare il volano della nostra economia”.  

 

 

 

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