Balneari, la soddisfazione di Fiba Confesercenti Liguria per i due disegni di legge proposti dalla Regione

L’assessore regionale al demani Marco Scajola ha presentato alle associazioni dei balneari due proposte di legge riguardanti la disciplina delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative: il primo provvedimento prevede l’estensione della durata delle attuali concessioni demaniali per 30 anni e il riconoscimento degli impianti di facile rimozione costruiti sul demanio marittimo; il secondo disegno di legge prevede invece la qualificazione e la tutela delle imprese balneari liguri per valorizzarne le caratteristiche culturali e storiche e per riconoscerle come una specifica tipicità del territorio. Le due proposte saranno depositate presso gli uffici del consiglio regionale e aperte ad essere sottoscritte dai consiglieri regionali.
«Due provvedimenti che rappresentano una risposta concreta della Regione alle richieste dei sindacati dei balneari e riconoscono, in particolare, proprio le proposte avanzate a suo tempo dalla nostra associazione – commenta con soddisfazione Gianmarco Oneglio, presidente di Fiba Confesercenti Liguria -. I disegni di legge presentati dall’assessore Scajola sono infatti volti a dare certezza alle imprese attraverso una proroga trentennale delle concessioni e a valorizzarle, con particolare riferimento alle attività a gestione familiare che vengono riconosciute come peculiari della Liguria. Altro passaggio chiave è l’indennizzo del valore delle imprese commercialiche consentirà di ripartire con gli investimenti finora rimasti bloccati anche per via di una clima di grande incertezza. Speriamo ora di poter lavorare in sede di commissione affinché questi due disegni vengano accolti anche dai partiti della minoranza che, siamo convinti, dimostreranno la loro vicinanza alle imprese».
«Dal canto nostro abbiamo formalizzato una richiesta di incontro con tutti i capigruppo, in modo da costruire su questi temi il massimo consenso ed impegno. Il dato certo è comunque che la Regione dimostra concretamente di voler difendere le imprese balneari che rappresentano il 10% del pil della Liguria e danno lavoro a più di 20mila addetti senza considerare l’indotto. Ora auspichiamo un iter veloce e condiviso».
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