Benzina: Garante, rialzi in linea con quotazioni internazionali

Benzina: Garante, rialzi in linea con quotazioni internazionali

 Mineo: ‘Non riconducibili alla rete di distribuzione nazionale’

“Con il riferimento agli aumenti dei prezzi dei carburanti osservati dagli inizi di luglio all’1 settembre il prezzo alla pompa è cresciuto di circa 11 centesimi al litro per la benzina e di 17 centesimi per il gasolio. Dal monitoraggio lungo la filiera emerge che tali rialzi sono sostanzialmente in linea con gli aumenti delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati”.

Lo ha detto il garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo in audizione alla Camera precisando che “il rialzo dei prezzi medi degli ultimi due mesi hanno quindi un’origine che non si ritiene riconducibile alla rete di distribuzione nazionale le cui politiche di prezzo vanno lette non tanto in riferimento al prezzo finale alla pompa quanto all’andamento del margine teorico lordo di distribuzione che è tipicamente nazionale”.

L’andamento

Mineo ha quindi ricordato che nel bimestre luglio-agosto il Brent è aumentato di circa 6 centesimi al litro, la quotazione internazionale della benzina è salita di circa 10 centesimi al litro “quindi coerente con la variazione del prezzo alla pompa al netto della tassazione” e la quotazione internazionale del gasolio è aumentata di circa 14 centesimi al litro “coerente anche in questo caso con la quotazione alla pompa al netto della tassazione”.

Rispetto allo scorso anno

Confrontando poi i numeri di agosto 2023 con quelli dello stesso mese del 2022 “si rilevano dati in valore assoluto più bassi rispetto a quelli dell’anno precedente, in particolare per la benzina che nell’estate 2022 aveva margini di distribuzione più alti di circa 10 centesimi al litro. Considerato che tali margini sono calcolati al netto delle tasse – ha osservato ancora il garante – il confronto pone in evidenza una differenza che non risulta influenzata dalla variazione dell’imposizione fiscale”.

Rispetto all’estero

Per quello che riguarda invece un confronto con l’estero, Mineo ha sottolineato che “da un monitoraggio comparato con gli altri paesi emerge che dall’inizio del 2023 fino all’ultima settimana di agosto il prezzo industriale al netto della tassazione in Italia sia più basso di quello di Francia, Spagna e Germania”.

Il garante, ha ricordato infine, è tenuto a redigere una relazione trimestrale sui prezzi dei carburanti che sarà presentata al governo tra la fine di ottobre e i primi di novembre.

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