Brennero un muro che rappresenta una ferita all’economia Trentina

 Paissan: “Le Istituzioni trentine sostengano ed esortino l’intervento del governo nazionale”.

Brennero un Muro che rappresenta una ferita all’economia Trentina “Non spetta a noi entrare nel merito politico della situazione che si è creata al Brennero, al confine tra il nostro Paese e la vicina (lontana) Austria, posso solo commentare con preoccupazione, da cittadino europeo, il vento gelido e teso che soffia sull’Unione Europea da ormai troppo tempo e che in questa vicenda trova solo il suo culmine. Devo però entrare nel merito della ricaduta che tale questione rischia di avere sull’intera economia nazionale ed ancor più Trentina. Inaccettabile subire passivamente le violazioni di accordi internazionali, che impediscono il regolare svolgimento di attività commerciali e di servizio fra Italia ed Austria, fra Trentino e il confinante Tirolo”.

A scriverlo, in una lettera Mauro Paissan Vice Presidente Confesercenti del Trentino.

 “La caduta dei “confini” – prosegue –  è stata una conquista di democrazia ed anche di carattere economico; va difesa in tutte le sedi e con tutta la forza e determinazione possibile. Il ritorno al passato non può essere tollerato, in un momento tra l’altro in cui a contrastare le difficoltà del mercato interno per le imprese italiane e trentine, l’unico caposaldo di tenuta economica è rappresentato, da qualche anno, dalla possibilità di proporre prodotti e servizi verso il mercato estero. La tenuta del sistema economico locale è stata per lo più possibile grazie all’industria turistica e grazie alla possibilità di promuovere e sviluppare attività di export per tante imprese trentine che grazie a questo si sono garantite la sopravvivenza o la crescita in un periodo di recessione e stagnazione economica”.

 “L’appesantimento di questo processo (export di prodotti e servizi) – conclude – sarebbe una ferita grave all’economia Trentina, che stenta nella sua ripresa, ed alla stabilità di molte imprese locali e nazionali e questa ricaduta sarà negativa e trasversale sulle imprese trentine, sia di servizi, che del commercio, industria, artigianato e del turismo stesso. Chiediamo alle istituzioni Trentine di sostenere ed esortare in tutti i modi il governo nazionale perché tuteli i diritti del nostro Paese e del nostro territorio anche in questo senso e si faccia carico di un dialogo fermo e risoluto con il governo della confinante Austria, che fino a prova contraria è ancora parte dell’europa e di conseguenza deve essere tenuta a rispettare le regole condivise”.

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