Buoni Pasto: CDM dà il via libera allo schema che fissa il tetto del 5% sulle commissioni a carico degli esercenti

Le Associazioni di Pubblici Esercizi, Distribuzione Moderna ed Esercizi di Vicinato: “Finalmente il codice degli appalti riconosce in modo definitivo che le commissioni a carico di migliaia di imprese che accettano i buoni pasto debbano rispondere al principio di sostenibilità economica. Vigileremo sull’iter di approvazione”. 

Lo schema del nuovo Codice dei contratti pubblici approvato oggi in via preliminare dal Consiglio dei Ministri conferma e rende strutturale la misura approvata d’urgenza quest’estate sui buoni pasto, che fissa un tetto massimo alle commissioni praticabili agli esercenti.  

Una notizia accolta con favore dalle associazioni di categoria dei settori interessati – ANCD Conad, ANCC Coop, Confesercenti, FEDERDISTRIBUZIONE, FIDA e FIPE Confcommercio – che da anni si battono contro la distorsione di un sistema. 

“L’approvazione preliminare del Governo rappresenta un risultato fondamentale per il settore del commercio e della ristorazione. Finalmente – sottolineano le Associazioni – viene fortemente ridimensionata una vera e propria tassa occulta che per anni ha pesato sui conti di decine di migliaia di imprese. Auspichiamo che l’iter del provvedimento si concluda quanto prima e che si possano definitivamente superare le conseguenze disastrose derivanti da modelli di gara economicamente ed eticamente insostenibili. Questa è la prima e fondamentale tappa di un percorso che deve portare al corretto funzionamento del mercato dei buoni pasto anche nel settore privato e su cui continueremo ad impegnarci”.  

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