Carburanti: Faib Confesercenti a Oil&nonOil, intollerabili livelli di illegalità contrattuale sulla rete

Sperduto a Oil&nonOil

Il Presidente Sperduto: urgente ripresa lavori del Tavolo di filiera al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica per riforma del settore

La necessità di un intervento governativo immediato è quello che è emerso dal convegno organizzato da Faib a Oil&nonOil su “Criticità e abusi nei contratti di affidamento gratuito degli impianti della rete carburanti. Analisi e proposte per la nuova rete Energia”.

Nel convegno a Oil&nonOil si è parlato delle difficoltà e delle declinazioni delle diverse irregolarità e illegalità presenti sulla rete con gli interventi degli avvocati Paolo Grassi, Nicola Passerini e Giuseppe Dell’Aquila: dall’evasione contrattuale all’ abuso di dipendenza economica, dalla pratica di contratti non tipizzati al mancato riconoscimento di strumenti di welfare del settore, all’opacità delle resocontazioni dare avere tra gestori e titolari degli impianti.

“In uno scenario con più di un migliaio di titolari e proprietari d’impianti con oltre 350 marchi – spiega il Presidente Faib Giuseppe Sperduto – i contenuti del D. Lgs. 32/1998, e della successiva L. 57/2001, pensati e varati in una fase storica dominata dalle grandi compagnie, risultano poco aderenti alle reali possibilità di governo del comparto, almeno per quanto riguarda la disciplina del profilo economico-contrattuale del rapporto tra gestori e titolari di autorizzazioni”.

“Una cosa, infatti – continua Sperduto – era immaginare una regolamentazione di tali aspetti tra sei o sette soggetti titolari dell’intera rete e la rappresentanza dei gestori, com’era ancora all’inizio del nuovo millennio; altra cosa è pensare che tale regolamentazione possa coinvolgere circa 1000 proprietari, alcuni intestatari di pochissimi impianti, i quali si trovano nella posizione di dover stipulare accordi economici e normativi con le Organizzazioni nazionali maggiormente rappresentative dei gestori. La strutturazione della rete attuale, infatti, porta con sé una pericolosa situazione di illegalità e di carenza di tutele per i gestori”.

“Il comparto è ad una svolta – conclude il Presidente Faib. La Transizione energetica e digitale da una parte e la nuova mobilità impongono un immediato intervento governativo. Per questo chiediamo al Ministro Pichetto Fratin la convocazione del Tavolo di filiera insediato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per varare una riforma organica di settore e il riconoscimento della pari dignità dei gestori carburanti, a prescindere dalla bandiera sotto cui operano. Dal convegno è partita anche l’indicazione di richiedere l’applicazione, a favore dei gestori non coperti dalla contrattazione collettiva, del principio normativo dell’erga omnes, con il riconoscimento delle migliori condizioni di mercato codificate negli accordi sottoscritti dalle Associazioni dei gestori con i principali attori della filiera”.

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