Carburanti: Faib Confesercenti, Ddl riforma va nella giusta direzione, prosegua dialogo con associazioni

Carburanti: Faib, Ddl riforma va nella giusta direzione

“La proposta di riordino del settore va nella direzione giusta: una ristrutturazione che accompagni la transizione energetica e che contrasti l’illegalità contrattuale, arrivando al ritiro della licenza per chi non fa contrattazione. Una partenza positiva, ma il percorso normativo è stato appena intrapreso e necessita di confronti costanti con la categoria, senza i quali la riforma ne uscirebbe incompleta”. Così Giuseppe Sperduto, Presidente Faib, Federazione gestori carburanti Confesercenti, in merito al tavolo sul riordino del settore carburanti, tenutosi con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

“Sono state recepite molte delle istanze che i gestori presentano da tempo. Nella riunione sono stati esposti i principi fondamentali su cui il Governo vuole intervenire: bene sia la proposta di riformare il regime autorizzatorio ed i rapporti contrattuali ed economici tra titolari degli impianti e gestori, che includono anche interventi di razionalizzazione sulla cartellonistica, che i progetti per l’ammodernamento della rete, che prevedono, tra l’altro, che le colonnine per il rifornimento dei veicoli elettrici siano posizionate nelle aree di servizio. Positiva anche la previsione di incentivi finalizzati a sostenere le spese necessarie a realizzare la trasformazione dei punti di rifornimento in veri hub energetici e d’indennizzi per gli impianti che dovranno essere chiusi e bonificati”.

“Ora dovremo vedere – conclude Sperduto – come questi principi saranno tradotti nell’articolato normativo. Ci aspettiamo che il Governo ci coinvolga in tutto l’iter legislativo, per arrivare a una riforma realizzata per e con gli operatori. Su questo vigileremo, giorno per giorno. Oggi ci diciamo soddisfatti, ma ribadiamo che siamo pronti ad un duro confronto qualora la declinazione normativa non risponda ai principi enunciati. Ricordiamo che siamo in attesa di questa riforma da oltre dieci anni”.

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