Carburanti: Landi (Faib) in audizione alla Camera, rete inefficiente con 60% di contratti di gestione abusivi e 10% di illegalità fiscale

Urgente intervento normativo

Si è svolta questa mattina l’audizione dei Gestori carburanti, presso la X Commissione Attività produttive della Camera, sulla proposta di Risoluzione dell’on. Massimiliano De Toma, che impegna il Governo ad assumere iniziative urgenti per contrastare le criticità del settore della distribuzione carburanti.

Il Presidente della Faib-Confesercenti Martino Landi, in audizione, ha sottolineato: “la risoluzione pone l’accento su problematiche note di un settore che continua ed essere strategico per la mobilità del Paese. A fronte dei 45 miliardi di euro all’anno di fatturato, degli oltre 80.000 lavoratori e di 22.000 impianti, il comparto è fortemente segnato dalla piaga dell’illegalità fiscale e dell’abusivismo contrattuale, con un’evasione contributiva per centinaia di milioni di euro. Il tutto su una rete largamente inefficiente, con circa il 30% degli impianti che erogano meno di 500 mila litri, ampiamente sotto la soglia di sopravvivenza, che insistono su aree senza i necessari requisiti di sicurezza previsti dal codice della strada e da quello ambientale, senza parlare della qualità dei carburanti immessi al consumo”.

 

Landi si è detto d’accordo con la risoluzione soprattutto nelle parti in cui chiede al Governo di assumere iniziative urgenti in grado di: contrastare i fattori di debolezza che rischiano di aggravare le condizioni economiche ed occupazionali degli operatori e gli asset della rete; razionalizzare e ammodernare la rete distributiva; contrastare l’elusione dell’obbligo di contrattualistica, previsto dalla normativa di settore, per tutti i titolari di autorizzazione, introducendo meccanismi di penalità e sanzioni per inadempienze; prevedere, per i gestori, condizioni eque per competere relativamente all’accesso ai prezzi di cessione; potenziare l’attività di sorveglianza dei prezzi praticati; estendere, al settore dei carburanti, la normativa delle vendite sottocosto; favorire lo sviluppo di tipologie contrattuali aggiuntive; contrastare l’evasione iva, la contraffazione e fenomeni di concorrenza sleale esistenti, mediante l’uso di nuove tecnologie nel controllo e il tracciamento digitale del carburante, in tutte le fasi della filiera.

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