Commercio: Anva Confesercenti, questione mal posta, concessioni ambulanti già rinnovate fino a dicembre 2032

Questione mal posta su concessioni ambulanti. Così Anva

La questione della scadenza delle concessioni di posteggio per il commercio su aree pubbliche a dicembre 2025 è mal posta: la legge annuale per il mercato e la concorrenza del 2022 aveva già previsto il rinnovo fino al 31 dicembre 2032 delle concessioni ancora ‘al palo’, mentre molte erano già state rinnovate ai sensi dell’Intesa del 2012 e del decreto rilancio del 2020.

Così Anva, l’associazione che riunisce gli imprenditori del commercio su aree pubbliche Confesercenti, commenta indiscrezioni di stampa su un supposto ‘stallo’ tra Regioni e Anci che starebbe bloccando il rilascio delle concessioni di posteggio su aree pubbliche.

“La maggior parte delle concessioni è dunque già rinnovata. La scadenza del 2025 riguarda, semmai, quei Comuni, come Roma e Milano, dove i procedimenti di rinnovo sono stati revocati dalle amministrazioni e poi annullati dai TAR”, commenta Maurizio Innocenti, Presidente Nazionale di Anva Confesercenti. “Riteniamo che sia giusto allineare le posizioni degli operatori romani e milanesi a quelle dei colleghi delle altre città, per evitare ingiuste sperequazioni”.

Quanto alle linee guida in attesa di adozione, queste sono fondamentali per la definizione dei criteri per l’effettuazione delle procedure selettive, le quali però si terranno alle scadenze naturali delle concessioni, come si è detto nel 2032.

“Giustamente le Regioni rivendicano una competenza propria nel definire indirizzi uniformi ed omogenei all’insegna dei quali i Comuni possano poi determinare i criteri di gara. Se così non fosse – continua Innocenti – si correrebbe il rischio che una percentuale elevata di detti criteri (almeno il 50%) fosse autonomamente definita dai Comuni, con migliaia di gare decise all’insegna di criteri eterogenei, a danno degli operatori di una categoria che, per definizione, si muove su tutto il territorio nazionale. È pertanto giusto, ad avviso di ANVA, che il Mimit e l’ANCI tengano in adeguata considerazione il punto di vista delle Regioni, in vista dell’adozione delle linee guida”.

 

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