Commercio, Confesercenti Caltanissetta: «Cittadini in fuga da un centro storico desolato»

 

Di recente sulla lunga scia del rilancio del centro storico del capoluogo e dei problemi commerciali ad esso connessi è intervenuto il coordinatore provinciale della Confesercenti Rocco Pardo che richiama una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale di Palazzo del Carmine in favore degli operatori commerciali del centro storico ormai in totale abbandono. «La mancanza di iniziative sottolinea Rocco Pardo – dell’attuale amministrazione comunale sono un colpo di grazia per i commercianti ed un inferno per i residenti». Cosa vi aspettate da questa amministrazione? «L’amministrazione comunale, invece di sostenere i commercianti, gli artigiani e le piccole attività del centro storico, rende ancor più gravosa la situazione. Il piccolo commercio è ormai allo stremo, prima a causa dei lavori che negli anni scorsi si sono concentrati nel cuore della città, senza parlare delle strade limitrofe, come nel quartiere Provvidenza ed oltre nei quartieri Angeli e San Francesco dove quasi tutte le strade di accesso sono un campo di battaglia, chiuse o impraticabili e nel frattempo le tasse aumentano, mentre i servizi peggiorano». Ma cosa chiedete all’amministrazione comunale? «È desolante vedere piazza Garibaldi, corso Vittorio Emanuele e corso Umberto sempre semivuote. È una situazione drammatica da risolvere con urgenza tramite la organizzazione di eventi come mercatini tematici itineranti e manifestazioni in grado di rianimare la vita sociale e commerciale della città». Sono però delle iniziative che richiedono anche un impegno economico da parte del Comune. «Certamente l’amministrazione dovrà scegliere se favorire i centri commerciali oppure il commercio a dettaglio della città perché oltre al danno economico c’è il danno sociale. I negozi sono una parte fondamentale del tessuto sociale dei quartieri». Nel concreto vi aspettate? «Esempio incrementare le linee degli autobus urbani e possibilmente gratuite, che permettano ai nisseni si dalle periferie di raggiungere facilmente il centro città per i loro acquisiti durante il periodo natalizio. Estensione di tale iniziativa non solo al Natale ma anche alle altre festività più importanti e ai fine settimana, segnatamente alle giornate di sabato e domenica». Questo nell’immediato, avete altre proposte a medio termine? «Sgravi fiscali per i commercianti di quelle zone del centro cittadino che stanno subendo un’evidente desertificazione commerciale. Nello specifico un contributo per ogni singolo commerciante in crisi che copra il 50 per cento dell’ammontare dei tributi comunali Tosap, Ici, e Tarsu e non ultimo anche una creazione di un fondo comunale per il commercio, sull’esempio di altre città d’Italia, che costituisca un aiuto economico per i commercianti in crisi tale da permettergli il rilancio dell’attività economica». Il Comune non ha ancora un bilancio e quindi non è in grado di quantificare eventuali impegni da assumere. «Intanto potrebbe deliberare il blocco all’apertura di nuovi centri commerciali nel territorio del comune per la tutela dei piccoli e medi commercianti rispetto alla grande distribuzione e un riequilibrio dell’offerta. Bilancio a parte, abbiamo presentato il 27 ottobre debita richiesta del piano di viabilità e del Puc, al sindaco oltre che al comandante dei vigili urbani ed al direttore generale del comune di Caltanissetta, senza ricevere ad oggi alcun riscontro». Per il resto ? «Abbiamo letto come un altro assessore, Carlo Campione, della giunta del sindaco Ruvolo, dopo alcune dichiarazioni dell’assessore Dierna sosteneva che il nisseno preferisce andare presso l’Outlet di Dittaino in quanto risulta, quest’ultimo, economicamente vantaggioso, rispetto ai negozi presenti sul territorio nisseno, perché a suo avviso non esistono attività che possono competere con i negozi presenti all’interno di tali strutture commerciali. Ci preme informare gli assessori Dierna e Campione che si chiama Outlet perché sono presenti referenze invendute delle stagioni precedenti e che non è alquanto vero che i costi sono abbattuti della metà e altresì che tali dichiarazioni alimentano le cosi chiamate favole metropolitane». Le problematiche più urgenti da affrontare per venire incontro ai commercianti? «Una minuta parte di nisseni che va a Dittaino non va in gita, ma bensì fugge dalla depressione di un centro storico poco illuminato, poco pulito, con poche attrazioni e con la percezione di una scarsa sicurezza, così come dichiarato dal colonnello dei carabinieri Gerardo Petitto che segnalava il progressivo svuotamento dei centri storici sempre meno abitati dalla popolazione residente e di pari passo occupati dagli immigrati stranieri, famiglie disagiate, persone emarginate». Da parte vostra quali iniziative avente in cantiere? «Per intanto abbiamo preannunciato anche al Prefetto lo stato di agitazione, di concerto con le altre sigle sindacali, che prelude ad una manifestazione di protesta. Per il resto vedremo di attuare un programma di eventi culturali e artistici da svolgersi nel centro cittadino nei fine settimana allo scopo di invogliare i cittadini a riviverlo.

Tratto da il Giornale di Sicilia del 08-11-2016

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