Commercio, Confesercenti: “Crescono furti nei negozi, +14,8% dal 2011”

Aumenti record per Trentino Alto Adige, Abruzzo e Veneto. Ma quasi una denuncia su due (45%) proviene da sole tre Regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Lazio

 

furtinegoziNegozi sempre più sotto assedio: le denunce di furti negli esercizi commerciali hanno superato quota 106mila all’anno, con un incremento del 14,8% (oltre 13mila in più) tra il 2011 ed il 2014, ultimo dato disponibile. E la situazione non sembra essere migliorata nemmeno nel 2015: il 54% dei negozianti segnala anche per l’anno appena concluso furti o rapine ad attività commerciali e pubblici esercizi nella propria area. È quanto emerge da un’indagine di Confesercenti sul tema sicurezza per le PMI del commercio, basata sui dati Istat relativi alle denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria e sui risultati di un survey agli imprenditori sul tema sicurezza, condotto in collaborazione con SWG.

Il dettaglio territoriale. La crescita dei furti non è avvenuta in modo uniforme sul territorio nazionale. La Regione a registrare l’aumento maggiore è il Trentino Alto Adige/Sud Tirol, con un incremento del 31,6% delle denunce tra il 2011 ed il 2014. Seguono Abruzzo (+24% nello stesso periodo) e Veneto (+23%). In controtendenza, invece, Umbria e Molise, dove le denunce di furto calano, rispettivamente, dell’11,2% e del 21,6%. Dall’analisi dei numeri assoluti, però, emerge che quasi un furto nei negozi su due (il 45%) è avvenuto in sole tre Regioni: la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Lazio. A guidare la poco invidiabile graduatoria nazionale è la Regione lombarda, dove nel 2014 sono state raccolte dalle forze dell’ordine più di 24.400 denunce. Quasi il doppio dell’ Emilia Romagna che, con poco più di 12.400 furti, si posiziona al secondo posto, seguita dal Lazio (quasi 11.200).

La percezione dei negozianti. L’aumento dell’attività criminale a danno dei negozi ha portato ad un netto peggioramento della sicurezza percepita. Quasi un commerciante su tre (il 31%) ritiene che la sua impresa negli ultimi dodici mesi sia stata più esposta ai rischi legati alla criminalità rispetto al 2014, mentre solo 1 su 10 si sente più al sicuro. I furti sono la tipologia di attacco criminale più temuto, segnalato da più  della  metà  dei negozianti  intervistati (55%).  Secondariamente in sequenza troviamo: truffe (36%), rapine a mano armata (33%) e vandalismi (29%).

“Il  tema  della  sicurezza  è  una  delle  priorità  tra gli imprenditori del commercio, in particolare per attività particolarmente esposte alla microcriminalità come Tabacchi e Gestori carburanti”, commenta Massimo Vivoli, Presidente Confesercenti.  “La  crisi  economica,  l’emergenza  migratoria  e  le  dinamiche  socio-politiche  a queste legate  hanno fatto tornare a crescere – dopo un periodo di calo –  i reati a danni delle imprese, in primo luogo del commercio e del turismo. C’è l’esigenza di un maggior controllo del territorio, da garantire aumentando, e non tagliando, le risorse a disposizione delle forze dell’ordine. Soprattutto, però, dobbiamo porre rimedio ai buchi del sistema sul versante della Giustizia, a cominciare dall’effettività della pena e dai tempi della giustizia. Nessuno può ragionevolmente accettare di consentire a chi ha un fedina penale lunga 13 furti di compiere il 14esimo perché ancora a piede libero. Bisogna intervenire ulteriormente sul tema della recidività, colpendo con maggiore severità chi è delinquente abituale. Dobbiamo certamente anche risolvere il problema delle carceri, affrontandolo però seriamente e senza percorrere la strada semplice della riduzione della perseguibilità”.

 

Numero di furti in esercizi commerciali denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria 2011-2014

Anno

2011

2012

2013

2014

Var. % 2014/2011

Var. assoluta 2014/2011

Territorio

 

 

 

 

 

 

  Trentino Alto Adige / Südtirol

1.247

1.452

1.373

1.641

+31,6%

+394

  Abruzzo

1.705

1.759

1.837

2.115

+24%

+410

  Veneto

7.727

8.661

8.798

9.511

+23,1%

+1.784

  Puglia

3.322

3.446

3.888

4.052

+22%

+730

  Emilia-Romagna

10.144

10.429

11.915

12.238

+20,6%

+2.094

  Lombardia

20.282

22.075

23.523

24.418

+20,4%

+4.136

  Basilicata

282

258

234

334

+18,4%

+52

  Sardegna

1.566

1.734

1.761

1.826

+16,6%

+260

  Calabria

1.306

1.476

1.365

1.484

+13,6%

+178

  Lazio

10.017

10.660

11.511

11.192

+11,7%

+1.175

  Liguria

3.475

3.936

4.196

3.875

+11,5%

+400

  Piemonte

8.666

9.356

9.700

9.563

+10,4%

+897

  Marche

2.124

1.936

1.998

2.328

+9,6%

+204

  Toscana

7.490

8.257

8.934

8.182

+9,2%

+692

  Sicilia

4.311

4.450

4.501

4.693

+8,9%

+382

  Valle d’Aosta / Vallée d’Aoste

142

147

158

149

+4,9%

+7

  Campania

4.991

4.660

4.740

5.117

+2,5%

+126

  Friuli-Venezia Giulia

2.082

2.109

2.171

2.122

+1,9%

+40

  Umbria

1.542

1.469

1.462

1.370

-11,2%

-172

  Molise

315

311

328

247

-21,6%

-68

TOTALE ITALIA

92.736

98.581

104.393

106.457

+14,8%

+13.721

Elaborazioni Confesercenti su dati Istat

 

Domanda: parliamo ora di sicurezza nei confronti delle attività criminali. Negli ultimi dodici mesi, direbbe che la sua impresa (% rispondenti)

È più esposta ai rischi legati alla criminalità rispetto ai 12 mesi precedenti

31%

È meno esposta rispetto ai 12 mesi precedenti

10%

È  esposta allo stesso modo

59%

 

 

Domanda: Quali sono gli attacchi criminali che teme di più? (valori %, somma delle risposte consentite)

Furti

55%

Truffe

36%

Rapine a mano armata

33%

Vandalismi

29%

Rapimenti

3%

Altro

3%

Non saprei

4%

 

 

Domanda: Nel ultimi dodici mesi, nell’area in cui lavora, ci sono state denunce  delle imprese alle forze dell’ordine – carabinieri, polizia, etc.. – per  aver subito un atto criminale?

54%

No

20%

Non saprei

26%

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