Commercio estero, a luglio export torna in calo (-2,3%)

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Rimane positivo il dato sull’anno: +3%. In 7 mesi aumento tendenziale +0,2%. Sale attivo a + 5,9 mld

Rispetto al mese precedente, a luglio calo dell’export (-2,3%) e aumento dell’import (+0,4%). Rispetto allo stesso mese del 2012, in aumento l’export, salito del 3% e in flessione l’import (-0,3%). Lo comunica l’Istat. A luglio il saldo commerciale (+5,9 miliardi) è più ampio di quello conseguito a luglio 2012 (+4,7 miliardi). L’avanzo complessivo è la somma dei surplus conseguiti sia con i paesi Ue (+3,1 miliardi) sia con quelli extra Ue (+2.8 miliardi). Al netto dell’energia, la bilancia risulta in attivo per 11,0 miliardi.

Nei primi sette mesi del 2013 si rileva un contenuto aumento tendenziale per l’export(+0,2%) mentre l’import è in marcata diminuzione (-6,0%). Il saldo positivo del periodo raggiunge i 18,2 miliardi e, al netto dei prodotti energetici, supera i 50 miliardi.

La diminuzione congiunturale delle esportazioni è determinata da una flessione delle vendite sia verso i paesi Ue (-2,5%) sia verso quelli extra Ue (-2,0%). Sono in forte diminuzione le esportazioni di beni di consumo durevoli (-6,0%), beni strumentali (-4,4%) e beni di consumo non durevoli (-3,3%).

L’aumento congiunturale dell’import è la sintesi di un aumento degli acquisti dai paesi extra Ue (+1,6%) e di una diminuzione da quelli dall’area Ue (-0,6%). Sono in crescita i prodotti energetici (+3,5%), i beni di consumo non durevoli (+1,6%) e i beni di consumo durevoli (+0,8%).

Rispetto al trimestre precedente, nel periodo maggio-luglio 2013, le esportazioni sono in crescita (+0,9%) mentre l’import è in lieve diminuzione (-0,2%).

Rispetto allo stesso mese del 2012, l’aumento dell’export (+3,0%) e la flessione dell’import (-0,3%) sono più marcate per l’area extra Ue, che registra un aumento delle vendite del 3,5% e una flessione degli acquisti dell’1,9%.

Al netto delle differenze nei giorni lavorati (23 a luglio 2013 contro i 22 a luglio 2012), la variazione tendenziale dell’export e dell’import risultano entrambe in diminuzione(rispettivamente -1,6% e -4,1%).

A luglio l’aumento tendenziale dell’export è particolarmente accentuato verso Cina (+23,4%) e Belgio (+19,3%).  Rilevante è l’aumento delle vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi e altro (+12,5%) e di articoli in pelle, escluso abbigliamento (+11,8%).

Sono in forte diminuzione le importazioni da paesi OPEC (-27,9%) e gli acquisti di prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (esclusi petrolio e gas) (-33,1%).

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