Restringere il perimetro, migliorare l’illuminazione. Sgravi fiscali e sostegni a commercianti e pubblici esercizi colpiti dai disagi
Ancora tre anni di cantieri per la realizzazione del progetto esecutivo di messa in sicurezza della Torre Garisenda. Ancora tre anni di disagi e di mancati guadagni per commercianti e pubblici esercizi del centro storico.
Preoccupatissimi i soci Confesercenti Bologna che, in tanti, per telefono o per email hanno contattato la nostra associazione non appena oggi si sono diffuse le prime notizie, rivelate all’ora di pranzo dal Sindaco di Bologna Matteo Lepore, in merito alle caratteristiche del progetto esecutivo con cui, una volta ottenuto il benestare della Soprintendenza ai Monumenti, saranno organizzati i lavori di messa in sicurezza definitiva della Torre Garisenda.
“I negozianti, i barman, i ristoratori e tutti i gestori di pubblici esercizi soci di Confesercenti Bologna – affermano in via del Commercio Associato 30 – chiedono all’Amministrazione comunale di Bologna che siano accorciati i tempi di apertura dei cantieri, in funzione ormai da un anno e mezzo. I cali di fatturato registrati in questi mesi hanno messo in ginocchio le attività”.
Le richieste non si fermano qui. “I nostri soci – ribadisce Confesercenti Bologna – chiedono che lo stesso cantiere della Torre Garisenda sia mantenuto nell’attuale perimetro e, ove possibile, magari restrinto ancora di più. Non saranno tollerati ulteriori allargamenti”.
Anzi, i soci chiedono miglioramenti. “Più luce sul cantiere – chiede Confesercenti – e più cartelli. Tanti pubblici esercizi e tanti negozi nei mesi scorsi sono stati vittime di furti notturni con scasso e rapine a causa del buio”.
I commercianti di Bologna hanno a cuore la stabilità della Garisenda, assieme a quella del proprio bilancio familiare. “Sgravi fiscali e contributi alle imprese disagiate – avverte Confesercenti Bologna –vanno ancora mantenuti e, magari, rimodulati nel caso in cui la crisi per le nostre imprese si faccia ancora più stringente di quella attuale”.