Confesercenti Bologna: riconoscimento dei Portici a Patrimonio dell’Umanità Unesco

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Il Presidente Zucchini: “E’ il risultato di un felice gioco di squadra”

Massimo Zucchini, Presidente di Confesercenti Bologna, con Elena Scheda, Predidente Federagit Guide d’Arte, e Paolo Mazza, Presidente AssHotel, esultano per il riconoscimento dei Portici di Bologna a Patrimonio dell’Umanità Unesco

“Ce lo aspettavamo. Questo è il risultato di un felice gioco di squadra al quale ha partecipato anche la nostra associazione. Sin dall’inizio siamo stati nella cabina di regia per la candidatura dei Portici di Bologna a Patrimonio dell’Umanità Unesco”. Massimo Zucchini, presidente provinciale di Confesercenti Bologna, non sta nella pelle per la felicità. “Questo riconoscimento – aggiunge – è il coronamento delle tante iniziative messe in campo da 20 anni a questa parte a tutti i livelli da Confesercenti Bologna per sensibilizzare ogni settore, ogni ambito della città, ogni ente a farsi carico di un’impresa che vedesse riconosciuta una specificità unica al mondo della nostra città: i Portici”.

Risalgono all’inizio degli anni 2000 le prime battaglie di Confesercenti Bologna per ottenere il riconoscimento dei Portici come Patrimonio Unesco, coinvolgendo il Comune e la Provincia di Bologna, i rappresentanti Unesco sotto le Due Torri. Nel 2005 Angelo Guglielmi, allora assessore alla Cultura del Comune di Bologna, nel dicembre 2005 rilasciò una lunga intervista al “Mercurio”, giornale di Confesercenti Bologna, sulle iniziative del Comune a proposito della candidatura dei Portici. Quindi, nel maggio del 2011 Confesercenti Bologna ha organizzato a Palazzo Magnani, in occasione della 15ª edizione della Borsa del Turismo nelle 100 Città d’Arte, l’XI Forum Europeo dei Siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità con l’obiettivo di contribuire a rafforzare la candidatura dei Portici di Bologna a questo prestigioso riconoscimento.

“Abbiamo seguito l’istruttoria per il riconoscimento dei Portici a Patrimonio dell’Umanità Unesco – sottolinea Elena Scheda, presidente di Federagit, il sindacato delle guide turistiche di Confesercenti Bologna – d’ora in poi potremo organizzare degli itinerari tematici sui Portici, ancora oggi molto richiesti dai turisti italiani e stranieri. Appresa questa bella notizia ci stiamo già attrezzando tramite i canali social. Gli stessi canali che utilizziamo per promuovere la conservazione e il decoro dei nostri Portici. Quando vengono a Bologna i turisti non rinunciano mai all’affascinante visita della quinta teatrale che i Portici creano in piazza Santo Stefano. Molto richiesta anche la visita ai Portici lignei di via Marsala e a quelli che portano al Santuario della Madonna di San Luca”.

“Questa notizia è una bellezza per la città – aggiunge Paolo Mazza, presidente di AssHotel-Confesercenti Bologna – ogni turista o visitatore che viene sotto le Due Torri rimane choccato dall’abbraccio dei 42 chilometri di Portici che si trova a vivere nel suo soggiorno. Abbiamo partecipato ai tavoli per la candidatura dei Portici e non possiamo che dirci soddisfatti. Era già da qualche anno che Bologna non era più la seconda città da visitare in Italia da parte dei turisti. Era già diventata la prima, quasi al pari di Roma, Firenze e Venezia. Questo riconoscimento da parte dell’Unesco è un buon carburante per la ripartenza degli operatori turistici bolognesi. Un riconoscimento che, ci teniamo, va ben conservato e comunicato”.

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