Confesercenti Campania, Federalberghi e Unione Industriali approvano il protocollo anticovid della Regione

Il presidente Schiavo: «soluzione equilibrata, le strutture alberghiere possono riprendere l’attività»

Federalberghi Campania, Confesercenti Napoli e Campania e l’Unione Industriali di Napoli esprimono apprezzamento per l’approvazione, da parte della Regione Campania, del protocollo di sicurezza contro la diffusione del Covid-19 che fa finalmente chiarezza sulle modalità di riapertura delle strutture alberghiere ed extralberghiere.

«L’approvazione del protocollo è stata travagliata – spiega Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania – ma siamo felici del fatto che, alla fine, sia stata condivisa una soluzione equilibrata che consentirà alle strutture alberghiere e a quelle extralberghiere di riprendere l’attività garantendo la massima sicurezza a clienti e personale».

«Il documento è stato condiviso dalle associazioni e ne asseconda alcune richieste – sottolinea Costanzo Iaccarino, presidente regionale di Federalberghi –. Ciò che continua a destare preoccupazione, tuttavia, è la situazione dei dipendenti stagionali delle imprese turistiche: una stagione breve come quella che il comparto si prepara ad affrontare non consentirà loro di percepire una Naspi adeguata. Chiediamo che il governo nazionale prenda coscienza di questa situazione e che anche il governatore Vincenzo De Luca sostenga imprese e lavoratori del turismo in questa battaglia».

Soddisfatto anche Giancarlo Carrieropresidente della sezione turismo dell’Unione Industriali di Napoli: «Il protocollo rappresenta la giusta strategia per far sì che le strutture ricettive possano nuovamente accogliere gli ospiti. Le imprese, però, attendono ancora che la Regione chiarisca, attraverso altri protocolli, le modalità di riapertura e di gestione del termalismo e delle piscine con acqua di mare: anche su questi fronti ci si attende che la Regione svolga lo stesso buon lavoro che ha portato all’adozione del protocollo di sicurezza per le strutture ricettive».

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