Confesercenti Liguria: al via a Genova la sperimentazione del maggiordomo di quartiere

Maggiordomo di quartiere: che cos’è, a chi è rivolto e come funziona

Che cos’è e a chi è rivolto?

Il maggiordomo di quartiere è un servizio gratuito che si occupa di adempimenti amministrativi e burocratici, commissioni, consegne, piccoli lavoretti (posta, raccomandate, piccoli acquisti, ritiro o consegna di acquisti ecc.) – spiega Marco Benedetti, Presidente di Confesercenti Liguria – a favore dei titolari e dei dipendenti di esercizi commerciali, aziende, studi professionali. Regione Liguria, grazie all’Ass. alle Pari opportunià (oltre che scuola, formazione, ecc…) Ilaria Cavo e alla Vice Presidente Sonia Viale ha avviato a giugno 2018 il progetto “Dal Welfare Aziendale al Welfare Territoriale”, affidandolo a Confindustria Liguria.
Il progetto parte dal riconoscimento di quanto viene già fatto sul territorio dalle imprese in termini di welfare aziendale per i propri dipendenti, per arrivare ad un’integrazione con gli altri servizi di welfare, pubblici, privati e del terzo settore, destinati a tutta la cittadinanza. I servizi sui quali si concentra il progetto sono i servizi all’Infanzia e adolescenza, i servizi per gli anziani e non autosufficienti e i servizi salva-tempo. Il Maggiordomo di quartiere – prosegue Benedetti – rappresenta una delle quattro sperimentazioni sul territorio regionale.

Qual è il ruolo di Confesercenti Liguria?

Confesercenti Liguria è uno dei partner del progetto ed è ente capofila della sperimentazione su Genova, relativa appunto al Maggiordomo di quartiere – risponde Bendetti -.

Da sempre Confesercenti Nazionale ritiene il tema del welfare un elemento essenziale per lo sviluppo delle nostre imprese, per questo per esempio è stata creata Hygeia, mutua che offre un piano di assistenza sanitaria completo per chi si associa a Confesercenti, senza costi aggiuntivi. D’altrocanto registriamo quotidianamente la difficoltà di portare i temi del welfare aziendale nelle nostre microimprese e pensiamo che questo sia più facile in una dimensione aggregata, come quella di un CIV (Centro Integrato di Via) e ancor più di un intero quartiere, di un’intera comunità.

Perché è stata scelta via Luccoli per ospitare la sperimentazione?

Perché siamo nel cuore pulsante di Genova – afferma Massimiliano Spigno Presidente di Confesercenti Genova – nel Centro Storico, e perché da sempre gli operatori di via Luccoli si sono impegnati in attività per il quartiere, per innalzarne l’attrattività e la qualità della vita, attraverso l’Unione Operatori Economici e ora il CIV di via Luccoli.

Come funziona il servizio e cosa offre?

Due persone sono disponibili dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle ore 18 presso il chiosco edicola di Piazzetta Luccoli fino al 10 agosto p.v. La gamma dei servizi offerti è molto vasta – spiega Spigno – e va dal ricevimento pacchi e consegna agli esercizi di zona e a domicilio, al pagamento di bollettini, al ricevimento posta, passando per il monitoraggio degli anziani, il ritiro delle ricette, la consegna di farmaci, lo svolgimento di piccole manutenzioni domestiche, il monitoraggio di case e uffici durante le vacanze, l’eventuale cura di piante o piccoli animali domestici, l’erogazione d’Informazioni sulla vita di quartiere (offerte, feste, eventi), e l’aiuto per trovare badanti, colf, babysitter, ecc…

Chi ha collaborato al progetto?

Oltre appunto agli assessori Cavo e Viale di Regione Liguria e a Confindustria Liguria, già citati – conclude il Benedetti – desidero ringraziare l’Ass. al Comune di Genova Paola Bordilli, per aver messo a disposizione il chiosco edicola di piazzeta Luccoli gratuitamente, Il Consorzio Sociale Agorà che realizza il progetto, il CIV Luccoli per il supporto.

Condividi