Confesercenti Modena, DL Riaperture si apre una nuova fase: “Finalmente si passa dalla paura all’ottimismo”

Il Presidente Rossi: “Queste misure possono costituire un’iniezione di fiducia per le imprese, soprattutto per quelle dei settori da noi rappresentati che sono state le più penalizzate in tutto il periodo della pandemia”

I modenesi, insieme al resto d’Italia, diranno addio al coprifuoco il 21 giugno, ma già da domani sera si potrà cenare fuori o circolare liberamente fino alle 23 e dal 7 giugno rientrare a casa entro mezzanotte. I negozi dei centri commerciali saranno di nuovo aperti nei weekend dal 22 maggio. Dal 1 giugno ristoranti operativi anche all’interno dei locali e, finalmente, con possibilità di servire la cena. Sono solo alcune delle riaperture rese ufficiali ieri con il doppio passaggio della Cabina di regia prima e del Consiglio dei ministri poi.

“Le nuove misure inserite nel decreto del governo emanato ieri segnano una svolta rispetto all’aria che abbiamo respirato fino ad ora: in altre parole si passa dalla paura all’ottimismo – sottolinea Mauro Rossi, presidente provinciale Confesercenti Modena – Queste misure possono costituire un’iniezione di fiducia per le imprese, soprattutto per quelle dei settori da noi rappresentati che sono state le più penalizzate in tutto il periodo della pandemia”.

“Si apre ora una fase nuova nella gestione dell’emergenza: alle imprese è data la possibilità di ripartire, ma per questo servono da subito risorse certe e soprattutto adeguate e alle necessità delle diverse realtà economiche”.
Secondo Confesercenti Modena la posizione del premier è una sintesi tra le posizioni più prudenziali e le spinte più aperturiste: “Una posizione che auspichiamo possa segnare un definito ritorno alla vita sociale, anche se, a nostro avviso, sul tema del “coprifuoco” – termine che ricorda gli anni bui della guerra – si poteva osare di più, arrivando da subito alle ore 24 e anticiparne l’abolizione in tempi più brevi. E’ importante però cogliere lo spirito di novità di questo decreto: segna una prospettiva di ripresa delle attività economiche, di rilancio delle categorie più martoriate da oltre un anno di pandemia e dà una risposta concreta alla voglia di vita sociale dei cittadini”.

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