Confesercenti Modena, Fiepet: liquidità e abbattimento dei costi per sopravvivere

Il Presidente Fiepet  Zinani: “Per scongiurare il disastro economico del settore dopo l’ultimo DPCM occorrono sostegni e aiuti immediati”

 

Fiepet Confesercenti Modena alla luce delle nuove disposizioni previste dall’ultimo DPCM, nei vari tavoli regionali e provinciali in corso, sta portando avanti una serie di proposte che scongiurino la definitiva chiusura delle saracinesche di numerosissimi pubblici esercizi, che versano in una situazione già drammatica.

“Innanzi tutto – spiega Gianfranco Zinani, Presidente FIEPET Confesercenti Modena – chiediamo che venga garantita liquidità alle imprese attraverso il ristorno per mancato incasso rapportato a tutto il 2020 e a tutto il periodo di “emergenza sanitaria”, vigilando anche sull’utilizzo dei 4 miliardi annunciati dal Presidente Conte per le imprese, da destinare direttamente ai settori più colpiti come quello della ristorazione.

Occorre poi una proroga ulteriore della moratoria sui mutui; individuare forme di accesso al credito agevolate specifiche alle esigenze del settore; estendere a tutti i mesi dell’anno (e a tutto il periodo di emergenza sanitaria) il credito d’imposta per gli affitti e provvedere al blocco degli sfratti. Chiediamo poi la sospensione delle rate IMU, di intervenire per una riduzione dei costi delle utenze (costi fissi) rimodulandoli ai soli periodi di apertura dell’attività e al calo del fatturato registrato e un abbattimento delle tasse locali – in particolare quella dei rifiuti – rapportandola ai soli periodi di apertura dell’attività e al calo del fatturato registrato; chiediamo inoltre la proroga dell’esonero del pagamento della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, di intervenire su flessibilità e diminuzione del costo del lavoro (semplificazione del lavoro a chiamata, riduzione del costo contratto a tempo determinato…).

Si rende poi indispensabile – conclude Zinani – la proroga tutti gli armonizzatori sociali in deroga fino a quando sarà necessario e il rafforzamento delle misure messe a disposizione già nel 2020 incrementandole per il 2021”. Le limitazioni previste non paiono idonee a contenere la situazione emergenziale, andando a colpire sempre le stesse categorie che da mesi risultano in grossa difficoltà a causa delle conseguenze della pandemia.

Si è ad esempio trascurato uno dei maggiori veicoli di contagio, il trasporto pubblico: attività di ristorazione, palestre, centri benessere, teatri e cinema hanno investito tanto – a questo punto quasi inutilmente – nel rispetto delle procedure anti Covid. Occorre, oggi più che mai, l’impegno di tutti, soprattutto delle istituzioni, per scongiurare il peggio, perché nei prossimi mesi sono in gioco miliardi di consumi e la tenuta di migliaia di attività e posti di lavoro.

Il Governo, le Regioni e i Comuni devono assicurare da subito aiuti certi, rapidi e adeguati alle imprese in difficoltà. La sicurezza pubblica è la priorità assoluta, ma le nuove restrizioni rischiano di mettere definitivamente in crisi il sistema della ristorazione.

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