Confesercenti Napoli, lettera al prefetto Valentini: «Protocollo interpretato male»

“Distanza di un metro obbligatoria tra i tavoli non tra le persone. I pubblici esercizi chiedono certezze”

In una lettera inviata al Prefetto di Napoli Marco Valentini, in relazione alla riapertura di ristoranti e pizzerie avvenuta ieri in Campania, Confesercenti Napoli chiede il rispetto delle norme contenute nell’ordinanza regionale e nell’apposito protocollo. Gli esercenti pretendono chiarezza e a tal proposito il presidente di Confesercenti Napoli, Vincenzo Schiavo,  propone un confronto con le forze dell’ordine preposte ai controlli al fine di salvaguardare sia ristoratori che consumatori.

«La Confesercenti – ha detto Schiavo – ha seguito le fasi precedenti alle ordinanze con attenzione e spirito collaborativo, pienamente consapevole della grave situazione emergenziale. Dobbiamo, però, constatare che la prima serata di apertura con possibilità di servizio ai tavoli ha evidenziato un notevole numero di controlli e l’elevazione di verbali relativi ad una paventata possibilità di assembramenti in riferimento alle persone sedute ai tavoli – quindi parenti e/o conoscenti -, rispetto alle quali il protocollo non prevede la distanza di sicurezza di un metro».

«Tale distanza – ha proseguito Schiavo – è obbligatoria soltanto nella seduta (“schiena contro schiena”) ai tavoli . Anche le schede esemplificative pubblicate nel protocollo regionale sono in proposito estremamente esplicite, a dimostrazione di quanto affermiamo».

La Confesercenti Napoli ha quindi chiesto al Prefetto di intervenire con estrema urgenza al fine di chiarire con certezza la norma, contribuendo così a rasserenare gli animi degli operatori dei pubblici esercizi, evitando nel contempo interpretazioni non conformi che stanno portando alcuni esercenti a non riaprire ex-novo o a chiudere dopo aver riaperto ieri sera.

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