Confesercenti Padova su indici sintetici affidabilità fiscale

Lo strumento che ha preso il posto degli studi di settore semplificherà o sarà un aggravio per l’impresa?

BaliellorimpicciolitoUno degli emendamenti al decreto legge n. 193/2016 rubricato “disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” entrato in vigore lo scorso 24 ottobre 2016, riguarda l’eliminazione degli Studi di Settore.

È ormai noto, che gli studi di settore sono stati introdotti al fine di rendere più efficace e incisiva l’azione accertatrice, consentendo di determinare i ricavi che, con ragionevole probabilità, possono essere attribuiti all’attività economica esercitata dal contribuente.

Gli studi di settore sono quindi utilizzati dal contribuente per verificare, in fase dichiarativa, il posizionamento rispetto alla congruità e alla coerenza e dall’Amministrazione finanziaria quale ausilio all’attività di controllo, dichiara Simone Baliello Responsabile Fiscale di Confesercenti.

Gli accertamenti in rettifica dei redditi di impresa e di quelli derivati dall’esercizio dell’arte o della professione, possono essere effettuati mediante l’applicazione degli studi di settore.

 Novità

Nello specifico il decreto legge n. 193/2016 prevede l’introduzione di appositi Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale a partire dal periodo di imposta 2017 e l’eliminazione delle disposizioni per l’utilizzo degli studi di settore ai fini dell’accertamento.

Con la legge di Bilancio 2017 verranno introdotti, come già accennato, degli indicatori di Compliance in sostituzione degli Studi di Settore, per stabilire il grado di affidabilità dell’impresa.

L’Indicatore di Compliance sarà calcolato in base all’attività economica svolta in maniera prevalente e sarà costruito in base ad una metodologia statistico-economica, che prende in considerazione molteplici elementi, quali ad esempio: gli indicatori di normalità economica utilizzati per la stima dei ricavi che diventeranno indicatori per il calcolo del livello di affidabilità; invece dei soli ricavi saranno stimati anche il valore aggiunto e il reddito d’impresa; il modello di stima coglierà l’andamento ciclico senza la necessità di predisporre ex-post specifici correttivi congiunturali, i cosiddetti correttivi di crisi.

Con l’introduzione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, saranno collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili, anche in termini di esclusione da alcuni tipi di accertamento, o ad una riduzione dei termini per l’accertamento, al fine di stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari ed il rafforzamento della collaborazione tra l’Amministrazione Finanziaria e i contribuenti stessi.

L’obiettivo è quello di introdurre delle misure di agevolazione per i contribuenti che raggiungeranno un elevato grado di affidabilità.

Occorre infine precisare che l’emendamento non specifica quali e quanti studi di settore verranno sostituiti dai nuovi indicatori.

Si attendono in merito altri chiarimenti e decreti attuativi dal Ministero,  conclude Baliello e nel frattempo ci si chiede se tale nuovo strumento sia solo una ripetizione del “vecchio” Studio di Settore o se veramente rispecchia la reale situazione economica dell’impresa.

Informazioni: Simone Baliello, responsabile fiscale Confesercenti tel. 049 8698621

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