Confesercenti Parma, Via Emilia Est: le due nuove superfici commerciali finiscono solo per penalizzare i commercianti

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Il Direttore Vinci:”per noi rimane fondamentale fermarsi a valutare se i disagi in termini di impatto ambientale, sociale e commerciale possano superare i benefici dei nuovi insediamenti”

In relazione all’articolo uscito sui media oggi, Confesercenti Parma vuole farsi voce delle preoccupazioni pervenute e condivise da numerosi commercianti e residenti della zona di Via Emilia Est e definire il più possibile il suo punto di vista. L’Amministrazione Comunale sembrerebbe portare avanti la volontà di sbloccare due nuove grandi superfici commerciali: nello specifico è prevista l’autorizzazione di due nuovi insediamenti nella zona ex Dadaumpa (Via Emilia Est, intersezione con la Tangenziale Nord) e ex Aiazzone (Via Cicerone). Entrambe le strutture avranno una superficie di vendita di circa 1.500 mq ognuna, oltre a un congruo spazio per nuovi parcheggi.

“Se, come sembra, le informazioni in nostro possesso sono attendibili – evidenzia Antonio Vinci, Direttore di Confesercenti Parma – è chiaro come questi due progetti siano in forte contrasto con le politiche di supporto agli esercizi di vicinato che l’Amministrazione sta portando avanti insieme alle Associazioni di Categoria dei Commercianti. Consapevoli della liberalizzazione del settore, pensiamo, comunque, che sia importante fare delle scelte per la città. Ci chiediamo come sia sostenibile l’impatto ambientale e sociale che queste nuove strutture avranno nei confronti di un intero quartiere in termini di viabilità, di qualità della vita dei residenti, delle ripercussioni sulle attività commerciali della zona.

Non comprendiamo come sia possibile ipotizzare la creazione di queste due nuove strutture commerciali molto ravvicinate tra di loro e inserite in una delle zone maggiormente trafficate del contesto urbano. È evidente che prevedere un nuovo discount in coincidenza dell’imbocco della Tangenziale Nord andrebbe a congestionare tutta la viabilità cittadina. Stesso discorso vale per l’insediamento commerciale di Via Cicerone, che è una strada chiusa, che rischierebbe di creare congestione nel traffico obbligato in entrata e uscita sempre dalla medesima strada. Inoltre, in entrambe i lotti interessati sono presenti tralicci ad altissimo voltaggio dove andrà valutata e studiata la possibilità di edificare”.

La composizione commerciale di Via Emilia Est rimane oggi tra le più complesse, variegate e vive dell’intera città. Sono presenti decine di negozi di vicinato, attività artigianali, aziende di servizio che da anni coesistono e forniscono preziosi servizi ai cittadini. “l commercianti di Via Emilia Est vanno tutelati e protetti in questo preciso contesto storico – prosegue Antonio Vinci -, e non penalizzati con la concorrenza di nuovi discount che fanno capo a grosse multinazionali.

Desideriamo una città accessibile, si sta lavorando per implementare le zone 30 nei quartieri, si ragiona sulle pedonalizzazioni in centro storico, si pensa ad una futura area verde e, allo stesso tempo, si approvano dei progetti che rischiano di vanificare tutto? Le nostre imprese, insieme a tanti cittadini responsabili, si chiedono come sia possibile tutto ciò”. Da una parte si promuove il rilancio del centro storico e le attività di vicinato e dall’altra si va a favorire la realizzazione di nuovi spazi per la Grande Distribuzione; per noi rimane fondamentale fermarsi a valutare se i disagi in termini di impatto ambientale, sociale e commerciale possano superare i benefici dei nuovi insediamenti.

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