Confesercenti Pescara: “Basta fango, occupazioni in regola. I controlli ci sono eccome”

L’associazione ribatte al comitato dei residenti: “Stop allo stillicidio, anzi, il Comune apra alla possibilità di coprire gli spazi nei mesi invernali”

«Per tutta l’estate la Polizia Municipale ha effettuato controlli a più riprese sull’occupazione di suolo pubblico da parte degli esercenti di piazza Muzii e via Battisti, e l’esito è stato positivo. L’estensione dell’occupazione di suolo pubblico non è un abuso, ma un preciso provvedimento consentito dal governo nazionale e approvato dal Comune di Pescara per far fronte all’emergenza Covid: continuare a gettare fango sulle imprese accusandole di occupazioni abusive è al limite della calunnia, è uno stillicidio che va fermato e di cui qualcuno ora si assumerà la responsabilità».

Lo afferma  il direttore provinciale di Confesercenti Gianni Taucci «In tutto il mondo i governi e i Comuni stanno favorendo l’ampliamento della concessione di spazi esterni ai pubblici esercizi» ricorda Taucci, «ma forse il comitato dei residenti non se ne è reso conto. Ma il buon nome di imprese che danno lavoro a centinaia di persone non può essere messo ogni volta alla gogna senza alcuna ragione di fondo, addirittura ipotizzando coperture e omissioni da parte delle istituzioni pur di non ammettere che le imprese rispettano le regole. Questa guerra ha perso ogni razionalità, se mai ne avesse avuta».

«Probabilmente questo comitato si sta augurando un nuovo lockdown pur di ottenere il risultato – sottolinea il direttore di Confesercenti – e in ogni caso sta lavorando perché Pescara si spenga. Noi invece chiediamo che anche nei mesi invernali il suolo esterno possa essere utilizzato e coperto, per continuare a lavorare nella piena sicurezza di chi lavora e di chi frequenta i nostri locali.  Nelle vie del centro questo non è possibile, e noi chiediamo al Comune di provvedere affinché con materiali leggeri utili alla sola copertura superiore, ci sia la possibilità di far lavorare le nostre imprese nei mesi che ci separano dal ritorno alla normalità. Siamo pronti a dare il nostro contributo tecnico e di idee all’Amministrazione».

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