Confesercenti Torino : “Preoccupati per ‘Natale con i fiocchi’. Rischiamo un flop. Il Comune faccia chiarezza”

L’Associazione ha chiesto un incontro urgente all’assessore Sacco.

mercatino-di-natale-di-piazza-navonaConfesercenti ha chiesto oggi un incontro urgente con l’assessore Alberto Sacco a proposito di “Natale con i fiocchi”.

“È venuto il momento – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – che il Comune faccia chiarezza su una vicenda che chiara non è e che, anzi, di giorno in giorno appare sempre più problematica.

Da più parti si esprimono dubbi sull’organizzatore, tanto che si è addirittura arrivati a un esposto in procura; inoltre – anche se si volesse sorvolare su questa circostanza, ma non ci pare proprio che lo si possa fare – siamo al 10 novembre e i contenuti delle iniziative per il Natale non sono ancora stati resi pubblici.

Dunque, ci facciamo interpreti della preoccupazione dei tantissimi operatori commerciali e turistici che si sono rivolti a noi per avere notizie certe: notizie che aspettiamo dal Comune, la cui ‘assenza’ su tutta la vicenda ci sorprende.

All’assessore Sacco chiederemo parole chiare e inequivocabili. Altrimenti, anche il ‘Natale con i fiocchi’ rischia di rivelarsi un’altra occasione persa, come ormai troppo spesso accade a Torino.

“Va aggiunto – continua Banchieri – che, alla luce di ciò che sta succedendo, si rafforzano i dubbi che a suo tempo avevamo espresso sull’efficacia e sull’opportunità di affidare a un unico soggetto organizzatore l’intera ‘partita’ del Natale: come si vede, non solo siamo ancora in alto mare, ma ciò ha mortificato le tante iniziative autonome provenienti da vie e quartieri.

Ci chiediamo, perciò, se non sarebbe stato meglio che il Comune avesse fissato alcune semplici regole valide per tutti, lasciando poi libertà di iniziativa e di proposta a diversi soggetti.

Per di più – data la natura dell’organizzatore – qualsiasi iniziativa che dovesse realizzarsi avrebbe un profilo esclusivamente commerciale – magari in contrasto con i negozi del territorio -, senza alcun profilo culturale o di accoglienza.

Si è voluto adottare una soluzione sbagliata nel metodo e nei contenuti: arrivati a questo punto, si tratta di salvare il salvabile, ma a tempo debito bisognerà ridiscutere l’intera impostazione di iniziative del genere.

“Nell’immediato ribadiremo all’amministrazione la necessità di agire in fretta e nella massima trasparenza: lo si deve alle migliaia di commercianti cittadini.

O dovremo – dato il periodo e l’argomento – essere costretti a scrivere anche noi una letterina a Babbo Natale per ottenere qualcosa?”

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