Confesercenti Veneto Centrale, nuove norme UE: Aigo si mette a disposizione per la scrittura delle regole del settore

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L’Associazione: “Vogliamo prendere parte al tavolo decisionale per scrivere i nuovi regolamenti”

Il Consiglio Direttivo di Aigo Confesercenti Veneto si è riunito per esaminare le proposte della Commissione europea che cambieranno le regole del settore della ricettività extra-alberghiera.

La Commissione europea è infatti al lavoro per la regolamentazione del settore degli affitti a breve durata.

L’intento del piano di riforma europeo è agevolare le amministrazioni pubbliche a sviluppare un sistema di raccolta, verifica e condivisione dati univoco su ospiti e affitti a breve termine da parte di piattaforme online e proprietari delle strutture. L’idea è quella di poter disporre di un registro unico valido in tutti i paesi UE, che attualmente hanno sviluppato un sistema di registrazione disomogeneo e disorganizzato.

Con l’introduzione di un sistema uniformemente regolamentato e riconosciuto, gli organi istituzionali avranno la possibilità di condividere le informazioni sugli affitti tramite un portale digitale, identificare i proprietari e tracciare le loro attività, vigilando più facilmente sugli oneri fiscali a carico dei locatori. Questi ultimi potranno poi contare su dati uniformi e completi per elaborare le proprie strategie in modo sinergico e coordinato, abbracciando una visione più ampia e uniforme.

Alessandra Crocco, Presidente AIGO Confesercenti Padova e Vicenza, dichiara: “La nostra associazione accoglie al suo interno solo attività ricettive in regola e condanna da sempre ogni tipo di abusivismo o evasione fiscale. Non possiamo che essere favorevoli all’introduzione di norme regolatrici che introducano sistemi di tracciabilità più efficienti e avanzati, purché siano attuabili senza che a farne le spese siano i gestori.

La ricettività extra-alberghiera rappresenta una delle maggiori opportunità di nuove economie degli ultimi anni, nel 2021 l’Istat ha rilevato 188.348 esercizi ricettivi extra-alberghieri, corrispondenti al 56% della capacità ricettiva italiana. Un settore in espansione che va tutelato, considerata la sua incidenza positiva sull’occupazione lavorativa e sul territorio, ricercando un equilibrio tra economia turistica ed esigenze delle città”.

La Presidente Crocco continua: “Ribadiamo il nostro interesse nel salvaguardare le ricchezze dei nostri territori dalle politiche commerciali delle OTA (Online Travel Agency), che attualmente giocano un ruolo preminente nei rapporti contrattuali di locazione.

Vogliamo prendere parte al tavolo decisionale per scrivere i nuovi regolamenti, partendo da alcuni punti fermi: non è limitando l’esercizio d’impresa che si gestisce il fenomeno dell’Overtourism delle città d’arte e la proprietà immobiliare è una della maggiori ricchezze del nostro paese. Per cui mettere a reddito gli immobili costituisce un’opportunità per i proprietari e produce ricchezza per lo Stato.

Ci mettiamo quindi a completa disposizione per un confronto aperto e costruttivo con tutte le autorità designate alla disposizione del piano normativo del settore ricettivo, nazionali e internazionali.”

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