Coronavirus: anche EG firma accordo con Faib Fegica e Figisc per gestire crisi su impianti a marchio Esso

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Anche EG, dopo pressanti sollecitazioni e al termine di un lungo confronto, ha sottoscritto con le Federazioni dei gestori carburanti Faib, Fegica Figisc in data odierna,  l’Accordo collettivo aziendale ai sensi dell’art. 19 della legge  57/2001 allo scopo di condividere congiuntamente una serie di interventi straordinari ritenuti necessari alla luce degli effetti causati dall’emergenza sanitaria “Covid-19” e dei conseguenti interventi normativi assunti dal Governo, ad integrazione dell’Accordo del 17 luglio 2018.

L’Azienda anglo Indiana che gestisce la gran parte degli impianti a marchio  Esso in Italia ha condiviso con la rappresentanza dei gestori provvedimenti di sostegno per la gestione della rete ordinaria.

Le previsioni e le misure straordinarie contenute nell’accordo saranno valide dal giorno successivo alla sua sottoscrizione sino alla cessazione dell’emergenza sanitaria in corso in Italia dovuta alla pandemia Covid-19 e, comunque, non oltre il termine massimo del 30.04.2020. L’Azienda – in accordo con le Organizzazioni di Categoria dei Gestori – verificherà l’opportunità di prorogare gli effetti delle disposizioni contenute nell’accordo  tramite ulteriore apposito documento, nel caso in cui tale emergenza sanitaria dovesse prorogarsi oltre il 30.4.2020, come al momento tutto lascia presagire.

Il testo dell’Accordo interviene in materia di Drop, di pagamenti e rid, di attivazione del self prepay, di dotazione dei DPI, di pagamento dei canoni di locazione dei locali commerciali, di prezzi in relazione all’esaurimento scorte, di assicurazione a favore dei gestori a copertura di eventuali ricoveri dovuti al coronavirus,

EG poi si rende immediatamente disponibile a valutare la possibilità di articolare su un arco più contenuto le aperture dei punti vendita e/o di procedure di turnazioni, al fine di garantire il pubblico e servizio e al tempo stesso garantire la salute dei lavoratori addetti ai punti vendita e contenere al massimo il rischio contagio della rete a marchio.

Nella nota a verbale dell’Accordo le Associazioni dei gestori hanno sottolineato la necessità di consentire ai gestori lo smaltimento per garantire l’intangibilità del margine.

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