Coronavirus: buoni spesa, Confesercenti Arezzo chiede ai sindaci di coinvolgere i negozi di vicinato

Checcaglini: “non tagliamo fuori le botteghe oggi più che mai preziosi servizi a presidio dei territori”

Confersercenti Arezzo rivolge l’appello a tutti i sindaci della provincia affinché relativamente al tema dei buoni spesa destinate alle famiglie bisognose, vengano prese in considerazione anche le piccole botteghe di vicinato come luoghi dove poterli spendere.

“C’è bisogno” spiega il direttore di Confesercenti Arezzo, Mario Checcaglini “che le botteghe di vicinato non siano escluse in merito alla questione dei buoni spesa. Confesercenti, rivolge quindi un appello a tutti i sindaci del territorio per evitare accordi esclusivi con la grande distribuzione”. “Come tra l’altro già fatto dal sindaco di Arezzo” puntualizza Checcaglini “ è importante che anche i negozi di vicinato siano coinvolti in questa operazione. Oggi più di sempre le botteghe hanno una funzione essenziale. Chiediamo quindi che i voucher possano essere utilizzati per fare la spesa anche nei negozi e non solo nella grande distribuzione. Anche nel caso in cui l’acquisto delle merci sia affidato alle associazioni di volontariato è giusto prevedere che per la realizzazione dei pacchi possa esserci un rifornimento nei negozi di vicinato”.

“Le strutture di piccole dimensioni” conclude il direttore di Confesercenti “stanno facendo un lavoro eccezionale nei comuni dove le famiglie non possono spostarsi ed è quindi importante che non siano dimenticate”.

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