Coronavirus: in difficoltà gli esercizi di vicinato e dell’artigianato alimentare

Trombini, Fiesa Assopanificatori: arrestare la mortalità dei negozi e orientare il consumatore negli acquisti

In Italia, nonostante i decreti ne stabiliscano il valore di “Attività essenziali”, i negozi di vicinato e le attività dell’artigianato alimentare, soprattutto quelli presenti nei centri abitati, stanno soffrendo dell’emergenza epidemica e della concorrenza “organizzativa” della grande distribuzione, nonostante questa abbia fatto lievitare i prezzi al consumo. Conseguenza allarmante dell’emergenza coronavirus, ha generato un evidente calo delle vendite e, quindi, dei fatturati dando origine alla definitiva chiusura dei negozi.

«In questi giorni il calo degli accessi dei consumatori nei nostri negozi in centro città è stato ed è sensibile, traducendosi in un calo sensibile dei fatturati – ha dichiarato Davide Trombini, Presidente di Fiesa Assopanificatori – Le cause sono da ricercare nella complessità delle regole comportamentali e, soprattutto, della concorrenza della grande distribuzione che opera ai margini delle città».

L’abbassamento delle serrande e la chiusura degli esercizi di vicinato è dovuta a una drastica riduzione dei clienti, all’organizzazione logistica della sicurezza sanitaria e alla modifica delle abitudini dei consumatori i cui acquisti sono orientati ampiamente ai prodotti in scatola o preconfezionati.

«Assistiamo al continuo calo del consumo dei prodotti freschi, dal pane alla frutta, dal formaggio al latte, dalle verdure alla carne e al pesce – continua Trombini – Ci si orienta al precotto e al congelato. Mi dispiace solo che le associazioni dei consumatori, difronte a questo fenomeno, non dicono nulla e non orientano i consumatori alla spesa».

Si rende necessario, soprattutto in questo momento di difficoltà, che il Governo e le Regioni, ognuno per le proprie competenze, adottino tutti gli strumenti a disposizione sia per l’abbattimento delle imposte e tasse, sia per l’introduzione di incentivi di ristoro per la riduzione e/o mancata attività degli esercizi di vicinato e dell’artigianato alimentare.

«Per evitare la catastrofe economica degli esercizi di vicinato e dell’artigianato alimentare – ha concluso il Presidente di Assopanificatori – raccomandiamo al consumare di acquistare prodotti freschi e non solo quelli conservati, di scegliere il negozio sotto casa piuttosto che la grande distribuzione. Perché dal negoziante di fiducia, di cui si conosce la storia di tutta la sua vita e della sua attività, si trova sempre il prodotto fresco e il pane appena sfornato».

Condividi