Coronavirus: la rete carburanti rimane in servizio

I gestori: pronti a garantire presidio e ruolo sociale.necessari presidi medici sugli impianti e sostegno economico

Preso atto della decisione del Governo di ordinare la regolare prosecuzione della distribuzione carburanti quale attività di prima necessità, i Gestori confermano orgogliosamente – pur nella difficoltà della situazione – la loro intenzione di continuare a garantire presidio, ruolo sociale ed erogazione in tutto il Paese di carburanti ed energia – in piena sicurezza, con le modalità possibili e secondo le indicazioni dei provvedimenti che verranno assunti- per consentire lo spostamento indispensabile delle persone ed il trasporto di tutte le merci, ivi compresi i presidi medici e chirurgici, per permettere anche la necessaria quanto straordinaria assistenza sanitaria alla cittadinanza.

Proprio perché ciò possa concretamente realizzarsi con efficacia, le Organizzazioni di categoria dei Gestori italiani –Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio – tornano a ribadire pressantemente l’urgenza con la quale debbono essere riforniti tutti gli impianti della rete con gli adeguati presidi medici (mascherine, guanti, disinfettanti, ecc.) che consentano di proteggere, per il possibile, la salute dei Gestori, dei loro addetti e di tutti i cittadini che per ragioni private o professionali si servono presso di loro.

Ma i Gestori non possono rimanere il silenzio e non denunciare alla cittadinanza che i “benzinai” sono stati lasciati soli perdurante la completa assenza ed il colpevole disinteresse delle compagnie petrolifere, dei retisti privati (con una sola eccezione) e delle società concessionarie autostradali che, fino ad ora, sono rimasti silenti ed inattivi: tanto sul piano della proposta quanto su quello degli interventi richiesti (economici e non).

Oltre a ciò, per fronteggiare al minimo l’inevitabile caduta dei consumi e la conseguente crisi economica, finanziaria ed occupazionale, appare essenziale, in prospettiva, che i Gestori siano ricompresi tra le categorie che possano beneficiare dei provvedimenti allo studio, di prossima emanazione, finalizzati a sostenere il lavoro e la liquidità delle imprese, ad estendere agli impianti di distribuzione carburanti gli ammortizzatori sociali già previsti per le aziende con più di 15 dipendenti, nonché a ritardare le scadenze fiscali in vista di un parziale ristoro per le imprese medesime, come già dettagliatamente chiesto al Governo.

Tuttavia – concludono Faib, Fegica e Figisc/Anisa – è imprescindibile che nell’immediato aziende petrolifere e retisti indipendenti garantiscano ai propri Gestori la liquidità necessaria a condurre -a volumi marginali- l’attività richiesta al pubblico servizio essenziale, anche attraverso la temporanea sospensione dei pagamenti di forniture di carburanti e dei canoni delle attività accessorie. A questo specifico proposito, le Organizzazioni di categoria sono tornate a chiedere al Presidente Conte ed al Ministro Patuanelli un intervento di moral suasion soprattutto nei confronti di quei soggetti che, pur conservando la condizione di riversare l’ingente mole di denaro costituita dalle Accise -sarà bene ricordarlo- con un mese di dilazione, continuano a rimanere indifferenti ed inerti, pure in una contingenza tanto drammatica.

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