Credito d’imposta, Faib Fegica e Figisc in pressing sul Governo

Si trovino le soluzioni per evitare nuove mobilitazioni della categoria

 

 

Con un telegramma urgente le segreterie di Faib Fegica e Figisc hanno sollecitato il Governo nelle persone dei due Sottosegretari al Mef, on Massimo Bitonci e on Alessio Mattia Villarosa, a dare seguito agli impegni assunti con la rappresentanza dei gestori in materia di credito d’imposta già riconosciuto per legge ai gestori. Le tre sigle denunciano il silenzio e il ritardo del Governo dopo l’incontro del 5 febbraio us, a seguito del quale la categoria sospese le agitazioni e la chiusura degli impianti.

Faib Fegica e Figisc rappresentano all’Esecutivo la forte fibrillazione che sta attraversando tutta la categoria, che preme per avere risposte in grado di garantire la fruibilità del credito d’imposta, minacciando nuove agitazioni anche a carattere spontaneo.

Le Federazioni, quindi, sollecitano una risposta puntuale e una urgentissima convocazione per condividere le soluzioni adeguate alle questioni poste.

Per il Presidente Faib, Martino Landi, si tratta di un passaggio che la Giunta Faib del 20 febbraio aveva posto con forza, interpretando le forti pressioni che arrivano dal territorio. Il Governo- per Landi- si sta giocando la credibilità con cui la categoria aveva accolto gli impegni assunti dai due Sottosegretari e rilanciati dalle rispettive dichiarazioni alle agenzie di stampa. In assenza di risposte, il Governo deve sapere che la categoria è pronta nuovamente a proteste eclatanti e alla chiusura degli impianti.

 

Leggi il telegramma

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