Cultura, i librai: bene scuse Decathlon per pubblicità anti-lettura

Sil Confesercenti e Ali Confcommercio: adesso ci aiuti a promuoverla, prossimi spot esaltino sport e cultura

Apprezziamo la prontezza con cui Decathlon ha ritirato la propria pubblicità #LoFaccioPerchèInCampoNonServonoLibri, uno spot malriuscito e dai toni nettamente anti-lettura, che ritrae un giovane giocatore di calcio che, evidentemente, vive lo sport come alternativa all’istruzione. Così si identifica l’attività sportiva, che è sacrosanta e di grande valore soprattutto per i giovani, come una ‘via di fuga’ dalla lettura e dalla scuola, altrettanto indispensabili per la formazione dell’individuo.

A scriverlo, in un comunicato congiunto, sono Ali Confcommercio e Sil Confesercenti, le principali associazioni di librai di Italia.

Riteniamo che in un Paese come il nostro, in cui più della metà della popolazione non legge nemmeno un libro all’anno, sia da irresponsabile lanciare messaggi che glorificano il rifiuto dei libri e che creano una contrapposizione inesistente tra sport e cultura. Soprattutto dopo le tante iniziative messe in campo da librai, insegnanti e famiglie per educare alla lettura bambini e ragazzi. Per questo chiediamo a Decathlon, di cui abbiamo registrato con soddisfazione le scuse ed il chiarimento, di aiutarci nei nostri sforzi di promozione della lettura: sarebbe un modo per rimediare ‘concretamente’ al passo falso, e porterebbe benefici a tutti. Un primo, semplice passo potrebbe essere la sostituzione della campagna pubblicitaria ritirata con una che esalti invece sport e cultura per i più giovani.

 

 

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