Ddl concorrenza: ok definitivo dell’aula del Senato con 161 sì e 21 no

Arriva al traguardo dopo lo stralcio della norma sui taxi

Via libera definitivo alla legge sulla Concorrenza, collegato alla manovra di finanza pubblica. L’Aula del Senato ha infatti approvato, in terza lettura, il provvedimento con 161 sì, 21 no e 2 astenuti. Dal provvedimento, nel passaggio alla Camera, sono state stralciate le norme sui taxi.

Il prossimo governo, come ricordato dal vice ministro al Mise, Gilberto Pichetto Fratin, dovrà occuparsi dell’attuazione delle deleghe previste.

Il Ddl arriva alla meta senza il tanto dibattuto articolo 10 sui taxi e con lo slittamento anche del nodo delle concessioni balneari, prevedendo una delega al Governo per il riordino della materia.

PORTI. Un decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili definirà i criteri sulle concessioni. E’ previsto che un concessionario ottenga solo una concessione per ciascun porto, ma la regola non vale per gli hub di rilevanza internazionale e nazionale.

GAS. L’articolo 6 punta a valorizzare con una serie di disposizioni le reti di distribuzione degli enti locali e rendere più veloci le procedure per le gare.

CONCESSIONI IDROELETTRICHE. Le Regioni fisseranno i criteri che dovranno essere seguiti per effettuare le gare. Le procedure dovranno essere fissate entro la fine del prossimo anno. Sono previsti alcuni indennizzi per i concessionari uscenti.

SERVIZI PUBBLICI LOCALI. Anche in questo caso un testo unico del Governo riordinerà la materia. Per dare una spinta alle gare nel trasporto pubblico è previsto un taglio del Fondo nazionale trasporti per gli enti locali che abbiano affidato i servizi senza procedure di evidenza pubblica o tramite gare non conformi.

COLONNINE DI RICARICA. Gare dei concessionari autostradali anche per assegnare le colonnine di ricarica “mediante procedure
competitive, trasparenti e non discriminatorie, nel rispetto del principio di rotazione”.

RIFIUTI. L’articolo 15 interviene sulle tariffe per le utenze non domestiche prevedendo nuovi compiti per l’Arera e modifiche al Codice dell’ambiente ove si prevede la stipula di un accordo di programma su base nazionale tra Conai e sistemi autonomi e tutti gli operatori del comparto di riferimento con l’Anci, con l’Upi o con gli Enti di gestione di Ambito territoriale ottimale.

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