Decreto Cultura: Sil Confesercenti, bene approvazione definitiva. Ora si apre la partita dei decreti attuativi, essenziale per il nostro comparto

Decreto Cultura: Sil Confesercenti, bene approvazione definitiva. Ora si apre la partita dei decreti attuativi, essenziale per il nostro comparto

“Bene l’approvazione definitiva al Senato del Decreto Cultura, che dà modo per il nostro comparto di avviare la partita più importante, quella dei decreti attuativi”.

Così Antonio Terzi, presidente del Sindacato librai Confesercenti, commenta l’approvazione definitiva del Decreto Cultura, diventato oggi legge al Senato.

“Come abbiamo avuto modo di ribadire in audizione alla Camera – sottolinea Terzi – ci sono dei punti importanti per il nostro settore che andranno correttamente indirizzati. Tra essi lo stanziamento di quattro milioni per le nuove librerie, per le quali occorrerà coprire, oltre alle spese di avvio e all’affitto, i costi di sistemazione locali, d’acquisto di software e database e per le consulenze di inizio attività. Fondamentale sarà anche individuare l’arco temporale nel quale dovranno avvenire queste aperture”.

“Per quanto riguarda il Bonus Biblioteche – aggiunge – il Sil ribadisce l’esigenza che questa misura diventi strutturale, superando la divisione in 24,8 mln sul 2025 e 5,2 mln sul 2026.  In merito, oltre a ritenere necessaria una limitazione dello sconto massimo praticabile, che non superi lo sconto ordinario del 5%, previsto come tetto massimo per le cessioni ai privati, proponiamo al Ministero che il 100% del bonus sia da utilizzarsi in librerie dotate di Ateco principale 4761, in modo che l’80% sia utilizzato in almeno tre librerie della provincia e consentendo l’utilizzo per un massimo del 20% in cartolibrerie Ateco 4762 o in librerie non della provincia, ove ha sede la biblioteca che effettua gli acquisti”.

“In questa fase riteniamo essenziale – conclude Terzi – riaprire il confronto su Carta Cultura e Merito, sul Tax credit librerie, che ha escluso molti esercizi di medie dimensioni, per i quali vanno reperite risorse, e sugli esercizi che hanno accumulato credito senza poterlo compensare. Da tempo chiediamo un incontro operativo al Ministero: con il Decreto Cultura diventato legge, quel tempo è definitivamente arrivato”.

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