Decreto Pa, tutte le misure

Dalla mobilità per i dipendenti pubblici alla spending review

“Abbiamo approvato un bel pacchetto di interventi: decreto sulla scuola per assegnare quote di patto di stabilità, decreto sul processo telematico amministrativo entro il 2015, il decreto sull’identità digitale, il pin per avere accesso a intervento amministrativo”. Così il premier Matteo Renzi, in una conferenza stampa a palazzo Chigi, annuncia il varo del decreto sulla Pa, sui poteri al commissario Anticorruzione Raffaele Cantone e sulle misure su agricoltura e ambiente. “Abbiamo avviato l’esame del decreto legislativo sulla semplificazione fiscale con la dichiarazione precompilata che scatterà nel 2015”, ha detto il presidente del Consiglio aggiungendo che “abbiamo ottenuto il consenso della conferenza Stato-Regioni e da oggi abbiamo la possibilità di dire che tutti gli ottomila i comuni avranno lo stesso modulo per la Scia e il permesso a costruire. Si tratta di un modulo unico nazionale per tutti i Comuni, nella logica della semplificazione”.

Inoltre, il premier ha annunciato: “Abbiamo proceduto alle nomine dell’Anac”, l’Agenzia nazionale anticorruzione. “Interveniamo con decreto legge sul ricambio intergenerazionale, con la modifica del trattenimento in servizio, per creare 15mila posti nella pa. Riduciamo inoltre di molte ore i permessi sindacali nella pa”. Tra i provvedimenti, gli avvocati dello Stato vedranno ridotti i propri compensi con un calo dal 75% al 10% del premio per le liti. Eliminati anche i diritti di rogito dei segretari comunali. Poi, taglio del 10% sulle bollette per le piccole e medie imprese e risparmio fiscale per le aziende di due miliardi di euro.

All’autorità Anticorruzione saranno attribuiti “poteri sanzionatori”. Questo passaggio avverrà con la soppressione dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e il passaggio delle funzioni di controllo sui contratti all’Anticorruzione. Le autorità indipendenti dovranno provvedere, a decorrere dal 1 luglio 2014 “nell’ambito dei propri ordinamenti a una riduzione non inferiore al 20% del trattamento economico accessorio del personale dipendente, inclusi i dirigenti”. Per i casi di irregolarità “essenziale e sanabile” nelle procedure di affidamento degli appalti, irregolarità dovute a mancanza o incompletezza della documentazione, il concorrente dovrà pagare una sanzione pecuniaria alla stazione appaltante stabilita nel bando di gara. Sanzione che non può essere inferiore all’uno per mille e superiore all’uno per cento del valore della gara e in ogni caso non superiore a 50mila euro. Il concorrente ha al massimo 10 giorni per pagare, trascorsi i quali è escluso dalla gara. Nei casi di “irregolarità non essenziali”, la stazione appaltante “non ne richiede la regolarizzazione né applica alcuna sanzione”. All’Autorità Anticorruzione guidata da Cantone vengono concesse “le risorse umane, finanziarie e strumentali, necessarie per lo svolgimento delle funzioni”. Norme anche sulla riduzione della spesa: a partire dal 1 ottobre gli organismi dovranno ridurre il budget per consulenze e ricerca del 50% rispetto a quella sostenuta nel 2013. Riduzione del 50% anche per la spesa per gli organi collegiali non previsti dalla legge. La pubblica amministrazione potrà mandare a riposo i lavoratori che hanno i requisiti per la pensione anticipata (nel 2014 42 anni e 6 mesi di servizio per gli uomini, 41 anni e 6 mesi per le donne) anche se non avranno ancora l’età della pensione di vecchiaia inclusi i professori universitari, i dirigenti medici responsabili di struttura complessa e il personale delle autorità indipendenti. Divieto di “ogni transazione economica e finanziaria” della Pubblica amministrazione con società o enti esteri che hanno sede “in Stati che non permettono l’identificazione dei soggetti che ne detengono la proprietà o il controllo”, (nei cosiddetti paradisi fiscali).

Tra le misure di risparmio, una nuova mobilità dei dipendenti pubblici. Che potranno essere spostati senza assenso del lavoratore sempre nello stesso Comune e in un qualsiasi ufficio pubblico nel raggio di 50 chilometri. Nella mobilità volontaria, ovvero quella scelta dal travet, non è necessario il nulla osta dell’amministrazione di provenienza. Renzi ha poi analizzato brevemente quelle che sono le due novità principali per la P.a. Il provvedimento per la riforma, ha detto, contiene “norme sul ricambio generazionale, che permettono di creare quindicimila posti con la modifica dell’istituto del trattenimento in servizio”. E poi ha aggiunto che viene “dimezzato il monte ore dei permessi sindacali”. Norme anche per il tessuto produttivo: I diritti annuali che le imprese versano alla Camere di commercio sono tagliati del 50%. “L’importo del diritto annuale – si legge – a carico delle imprese” previsto dall’articolo 18 della legge 580 del 1993 sul finanziamento delle Camere di commercio, “è ridotto del 50%”. Inoltre è stato approvato il taglio del 10% delle bollette energetiche per le imprese.

Condividi