Con il Provvedimento del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 1° agosto 2025 sono state definite le regole di fruizione, le modalità di erogazione e i criteri per l’assegnazione del contributo destinato ai punti vendita che commercializzano quotidiani e periodici in via non prevalente per l’anno 2025 (spese 2024).
L’obiettivo della norma è sostenere le attività commerciali situate in comuni privi di edicole esclusive, coprendo specifiche spese e prevedendo un limite massimo.
I beneficiari della agevolazione sono le imprese con punti vendita non prevalenti di quotidiani e periodici, situate in comuni senza edicole esclusive, iscritte con codice ATECO 47.62.10 come attività secondaria, e che rispettano i requisiti di regolarità contributiva e assenza di procedure di liquidazione.
Le spese ammissibili includono IMU, TASI, CUP (Canone unico patrimoniale), TARI, canoni di locazione, energia elettrica, servizi telefonici e internet, acquisto o noleggio di registratori di cassa, dispositivi POS, e spese per la trasformazione digitale e l’ammodernamento tecnologico, sostenute nel 2024.
Il contributo copre il 60% delle spese ammissibili pro quota, fino a un massimo di 4.000 euro per punto vendita, al netto dell’IVA e delle ritenute fiscali. In caso di richieste superiori alle risorse disponibili, si applica un riparto proporzionale. Domande con contributo pari o inferiore a 200 euro non sono ammesse.
La domanda, firmata digitalmente dal legale rappresentante, deve essere presentata esclusivamente online tramite il portale www.impresainungiorno.gov.it dal 15 ottobre 2025 al 13 novembre 2025, previa autenticazione con SPID, CNS o CIE.
L’elenco dei comuni interessati sarà pubblicato prima dell’apertura dello sportello.
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