Distribuzione carburanti, Faib Fegica e Figisc incontrano il gruppo parlamentare dei 5 Stelle

 Landi: illustrati i principali dossier del settore, abbiamo riscontrato attenzione ed interesse.

Una delegazione di Faib Fegica e Figisc, composta dai Presidenti e Direttori delle Federazioni, ha incontrato alla Camera dei Deputati il capogruppo parlamentare dei 5 Stelle on. Francesco D’Uva e i membri della commissione attività produttive, con il capogruppo on. Andrea Vallascas.

Ai rappresentanti del movimento 5 Stelle le Federazioni hanno illustrato i principali dossier del settore, a partire dalla mancata ristrutturazione della rete, dovuta agli enormi ritardi della riforma varata solo nel 2017, al sottodimensionamento degli erogati rispetto alla media europea, alla polverizzazione della rete, alla frammentazione dei marchi operanti che sta portando alla destrutturazione della rete e all’abbandono del mercato della distribuzione petrolifera in Italia da parte delle grandi compagnie petrolifere come la Shell, la Total, la Erg e la Esso.

La delegazione ha evidenziato che a fronte di questo quadro di generale impoverimento del panorama industriale cresce l’allarme illegalità su tutta la rete, investendo tutti i passaggi principali della filiera: dall’arrivo sulla rete dei prodotti petroliferi di provenienza opaca, fatta di triangolazioni tra il mediterraneo e i Balcani, con conseguente elusione degli obblighi fiscali, in evasione di accise ed iva, all’ immissione di prodotti carburanti di qualità scadente.

Tutte problematiche che si ribaltano sulla distribuzione finale e sulla collettività generando un danno alla competitività e alla trasparenza del settore oltre che alle casse dello Stato per un mancato introito che può essere valutato intorno a 5/6 miliardi di euro. Un giro d’affari, dunque, ingente, che sta producendo il radicamento nel settore di imprese dalla provenienza incerta e dalle pratiche opache, per usare eufemismi. A questo quadro deve aggiungersi la crescente criminalità che trova sulla rete carburanti motivi di attrazione dovuta alla enorme massa monetaria circolante. A valle di tutto questo processo c’è da evidenziare, per le tre Federazioni, la sistematica violazione del quadro legislativo esistente in materia di affidamento degli impianti che si realizza con il proliferare di una contrattazione illegale fino al caporalato petrolifero, con le inevitabili violazioni della normativa sul lavoro e della previdenza e assistenza, ulteriore elemento di evasione che sottrae risorse alla comunità e crea dumping contrattuale.

Le Federazioni hanno quindi chiesto al principale gruppo parlamentare di questa legislatura maggiore attenzione al settore che rimane strategico per la mobilità e per lo scenario energetico nazionale anche per il prossimo decennio. Le Federazioni hanno lamentato un’assenza di interesse per il comparto da parte dell’attuale governo che sembra proiettato su altri fronti, nonostante le rassicurazioni date dal Vice Premier on. Luigi Di Maio, in occasione dell’incontro finalizzato al rinvio dell’entrata in vigore della fattura elettronica.

Faib Fegica e Figisc hanno quindi chiesto di mettere mano ad una riforma della distribuzione carburanti che tenga conto delle criticità illustrate e delle esigenze del paese in materia di mobilità, sia civile che commerciale.

Infatti, non è difficile pensare che il sistema, in assenza di un intervento deciso, sia destinato ad una crisi irreversibile, con la chiusura di migliaia di piccole imprese distributive che lascerebbero il campo ad attività con forti connotazioni di illegalità.

Per il Presidente Faib si tratta di un incontro positivo nel corso del quale sono stati presentati i dossier del settore riscontrando attenzione ed interesse.

 

 

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