Droni: Dast-Confesercenti, esposto contro esami online da casa Open A2

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 “Attestati presi così non sono validi, in preparazione class action per rimborsare gli utenti”

Un esposto contro le pubblicità ingannevoli che promuovono esami on-line ‘da casa’ per ottenere l’attestato Open A2 per il pilotaggio di droni.

A presentarlo DAST-Confesercenti, DAST – Drone Association for Safety and Training, il primo sindacato italiano di rappresentanza e tutela degli interessi e dei diritti degli Operatori Sapr professionali e dei piloti, dei Centri di Addestramento ENAC APR, degli Esaminatori APR (FE) e degli Istruttori APR (FI) dinnanzi alle Autorità Pubbliche, europee e nazionali.

“Considerata la continua campagna di sponsorizzazione sui social e sul web sulla possibilità di conseguire l’attestato Open A2 online ‘da casa’ – in aperto contrasto con quanto previsto dalla regolamentazione vigente – DAST-Confesercenti comunica che in data 2 dicembre 2021 ha depositato presso le autorità competenti un esposto avente ad oggetto l’invalidità degli attestati Categoria OPEN A2 le cui prove di esame siano state svolte in luoghi difformi rispetto alla normativa, così come precisato da ENAC nel comunicato del 17 novembre scorso”, comunica il sindacato italiano dei droni.

“La rilevante diffusione sul territorio nazionale di attestati Open A2 non validi – scrive ancora – impone di ribadire che gli attestati Open A2 conseguiti online da casa non sono validi sul territorio nazionale. La modalità online proctored, laddove le prove teoriche siano eseguite in luoghi diversi rispetto a quelli indicati dall’art. 2 lett. c) – UAS OPEN 030 all. 1 Reg. UE n. 639/2020, non è prevista dalla legislazione vigente e pertanto non è attuabile, salva espressa autorizzazione delle autorità europee e nazionali. La difformità del layout degli attestati rappresenta un’irregolarità formale sanabile che, tuttavia, non legittima la validità del metodo con il quale siano stati conseguiti”.

“Lo svolgimento di attività di volo senza abilitazione è sanzionato sia dal codice della navigazione che, limitatamente ai casi in cui si svolgano attività aventi ad oggetto l’esecuzione di servizi attraverso l’uso dei Droni, dall’art. 348 del Codice Penale”, spiega il Vicepresidente nazionale di DAST-Confesercenti  Massimiliano Lautieri. “DAST-Confesercenti, contestualmente allo svolgimento delle attività di competenza delle autorità coinvolte, ha avviato le procedure per l’attivazione di una class action diretta ad ottenere il rimborso delle spese sostenute da coloro i quali siano in possesso di attestati OPEN A2 invalidi nonché a offrire adeguata tutela all’intero settore (con particolare riferimento alle entità riconosciute e ai Piloti in possesso di regolare abilitazione), attraverso la valorizzazione di eventuali profili risarcitori e meccanismi di corretta diffusione delle informazioni. A breve maggiori informazioni circa termini e modalità di adesioni”.

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