Droni: Regione Abruzzo riformula ordinanza che vietava volo su spiagge

Droni: Abruzzo riformula ordinanza che vietava volo su spiagge

DAST Confesercenti: “Risultato importante, solo Enac può normare l’uso dei droni”

Un importante risultato ottenuto da DAST Confesercenti: la Regione Abruzzo riformula l’ordinanza che vietava il volo sulle spiagge, ora si vola come in qualsiasi altro posto, con le regole di sempre.

Nell’Ordinanza in prima formulazione c’era il divieto di “sorvolare le spiagge e gli specchi acquei limitrofi con qualsiasi tipo di velivolo, droni compresi, ad eccezione dei mezzi di soccorso e di Polizia, a quota inferiore a 300 metri, così come previsto dal Regolamento ENAC RAIT.5006 (Altezze minime per il sorvolo delle spiagge)”, cosa che escludeva ogni possibilità di volare con i droni, dal momento che non possono volare mai a 300 metri di altezza.

Ora viene riformulato con divieto di sorvolare le spiagge e gli specchi acquei limitrofi con  droni laddove siano presenti persone o assembramenti di persone in base alla normativa aeronautica vigente“. Quindi in sostanza sulle spiagge abruzzesi si vola come in qualsiasi altro posto, seguendo le regole di sempre, che vietano il volo sugli assembramenti e limitano il sorvolo di persone a seconda della categoria di peso del drone.

“Una azione che abbiamo cominciato ai primi di Giugno”, racconta Antonella Piccinno, presidente di DAST Confesercenti. “Abbiamo fatto notare che l’Ordinanza nella sua prima stesura era da considerarsi non conforme alla regolamentazione ENAC ed EASA, e pertanto doveva essere revocata in quanto era da ritenersi illegittima e inidonea allo scopo per le ragioni esposte per quanto concerne i Droni”.

A seguito della nostra lettera, ENAC è stata interpellata dalla Regione Abruzzo, che ha confermato quanto espresso nella nostra nota. In particolare, ha ricordato alla Regione Abruzzo che i provvedimenti aeronautici presi da Enti diversi da ENAC sono invalidi e li ha invitati a rimuovere dall’Ordinanza ogni riferimento relativo alle operazioni aeronautiche, specificando – giustamente – che la regolamentazione aeronautica vigente ha già le sue restrizioni per l’uso dei droni in presenza di persone”.

Nel riformulare l’ordinanza, la Regione Abruzzo ci cita esplicitamente. Una bella soddisfazione. “Nell’Atto con cui viene riformulata l’ordinanza, la Regione scrive di aver considerato la nota pervenuta da D.A.S.T Confesercenti, con la quale l’Associazione di categoria considera l’art. 3, punto 2 lett.c), dell’Ordinanza Balneare 2023, “non conforme” al Regolamento UAS 2019/947.

Ma la vera soddisfazione è stata quella di aver fatto chiarezza: è molto importante sottolineare che i Droni hanno già regole ferree, europee e nazionali, e che in Italia l’unico Ente che può normare i droni è ENAC, non gli Enti Locali.

La nuova ordinanza permetterà a chi vuole volare in modo consapevole, seguendo le regole che già ci sono, e dove le condizioni lo consentono, questo sì è un bel risultato. Anche perché non dimentichiamo che non esistono solo le Open e il volo ricreativo, c’è tutto un mondo di professionisti che hanno bisogno di lavorare con il drone, anche d’estate e anche sulle spiagge.

Questo è stato un precedente importante, che mette un punto fermo: ENAC e solo ENAC può normare i droni. Pertanto, invieremo a tutti gli enti che applicano restrizioni non legittime la medesima nota inviata alla Regione Abruzzo correlata del parere di ENAC e della successiva Rettifica”.

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